Ottobre, mese di numeri e valutazione di risultati. I big dell’informatica e dell’elettronica di consumo stanno via via presentando i dati del terzo trimestre 2003. Per alcuni grandi nomi è anche il momento di verificare l’efficacia di recenti e importanti operazioni commerciali.
Il dato di Amazonè forse quello più interessante. Per la prima volta la società di Jeff Bezos ha riportato un segno positivo in un trimestre che non sia il quarto, quello tradizionalmente positivo per via delle spese natalizie. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si è passati da una perdita di 35,1 milioni di dollari ad un guadagno di 15,6. Tutti i settori merceologici e le varie divisioni internazionali hanno avuto un incremento di vendite e profitti, fatto che sembra dar ragione alla strategia di merchant a tutto campo attuata da Bezos.
Merito di un rinnovato interesse per l’advertising online il risultato positivo di Yahoo. Per l’azienda di Sunnyvale si tratta del sesto trimestre consecutivo all’insegna del profitto, con un guadagno triplicato rispetto al terzo trimestre 2002, 65,3 contro 28,9 milioni di dollari. L’acquisizione di Overturesi sta rivelando una mossa vincente.
Se il dato di Yahoo proietta una luce più rosea sul futuro dell’Internet Economy, il dato più che positivo di Intel fa sperare in un risollevamento generale dell’economia mondiale: +20% rispetto allo scorso anno e vendite di processori con crescita a due cifre.
L’altro colosso del binomio Wintel, Microsoft, ha invece presentato un +6% nei profitti, dovuto soprattutto alle vendite di PC di inizio anno scolastico. Ancora debole, invece, il mercato business. Da rilevare il primo profitto in assoluto per MSN, la divisione Internet dell’azienda di Redmond.
In chiaroscuro il risultato di Macromedia. Il decollo stentato nelle vendite della nuova suite MX 2004, ha prodotto un brusco calo nel valore delle azioni e un declassamento da parte di alcune società di rating. I risultati finanziari sono stati infatti inferiori alle aspettative (pur presentando un
segno positivo). L’errore più grave? Non rilasciare una versione demo della suite prima del lancio ufficiale. Parola del CEO, Rob Burgess.
Positivo anche il risultato di Apple, soprattutto se si paragonano i 44 milioni di dollari di guadagno con il meno -45 milioni di perdite dell’anno scorso. Ottime le vendite di PowerBook e PowerMac, boom per l’iPod che presenta un +140% nelle vendite.
Note negative vengono invce da due big dell’entertainment globale quali Sony e AOL-Time Warner. La casa giapponese denuncia un perdita secca del 25%, con dati in rosso da tutte le divisioni più importanti (giochi, cinema, elettronica di consumo). Ancora peggio è andata ad AOL. Il più grande Internet Provider del mondo deve vedersela con risultati finanziari deludenti e soprattutto con un declino inarrestabile di sottoscrizioni ai suoi servizi: 688.000 sono state le defezioni nell’ultimo trimestre. Il lancio della nuova piattaforma, AOL 9, non ha convinto e sempre più evidente è la migrazione verso provider meno costosi o serzizi a a banda larga.