Giungerà nelle mani dei consumatori statunitensi soltanto nel mese di dicembre, ma a poco più di una settimana dalla presentazione cresce già il suo consenso. HomePod, lo speaker ad alta fedeltà presentato da Apple nel corso della WWDC 2017, sembra aver già conquistato una parte rilevante dei consumatori statunitensi. Tuttavia, almeno nelle intenzioni d’acquisto, è sempre Amazon Echo a vincere la sfida.
La società d’analisi Morning Consult ha condotto una survey su un campione rappresentativo di 2.200 consumatori statunitensi, per conoscere la loro opinione sul neonato HomePod. Degli intervistati, il 33% ha espresso interesse per la nuova creazione targata mela morsicata, manifestando un’intenzione d’acquisto quando l’altoparlante sarà disponibile. Se confrontato con i prodotti dei rivali, ovvero Amazon Echo e Google Home, la percentuale scende però al 30%, apparentemente perché questi device possono contare sull’attrattiva di un prezzo più conveniente.
L’appeal di HomePod aumenta sensibilmente fra coloro che già sono in possesso di un altro dispositivo Apple: fra questi, la percentuale è del 45%, del 40% in caso di confronto diretto con le soluzioni dei competitor. La fetta si restringe per tutti i produttori, tuttavia, quando viene misurata le certezza d’acquisto globale da parte dei consumatori: Echo raggiunge il 17%, Home l’11% e HomePod il 9.
A influire è certamente il fattore prezzo, così come già ricordato, considerato come HomePod verrà offerto a 349 dollari, contro i 139.99 di Echo. Secondo gli esperti, però, i tempi sarebbero ancora troppo prematuri per la stima di un’effettiva performance di mercato, poiché gli utenti non hanno ancora avuto modo di saggiare la qualità dello speaker Apple. Rispetto ai concorrenti, i quali hanno deciso di concentrarsi sulle funzioni smart dell’assistenza vocale, Cupertino ha deciso di puntare sulla perfezione di riproduzione: HomePod è pensato per garantire la migliore risposta sonora in relazione all’ambiente in cui inserito, per fornire un’esperienza d’ascolto a 360 gradi. È quindi difficile i consumatori possano oggi esprimere un’opinione certa, prima che alcuni esemplari vengano esposti negli Apple Store per prove dirette sul campo.
Non ultimo, un freno espresso dagli intervistati emergerebbe in relazione all’attuale ed esclusiva integrazione di Apple Music in HomePod, quando gli utenti vorrebbero avvalersi anche di servizi terzi come Spotify, Pandora, Tidal e molti altri.