HotJobs cambia proprietario: dopo Yahoo arriva Monster

HotJobs cambia proprietario: dopo Yahoo arriva Monster

Prosegue incessante il piano di ristrutturazione di Yahoo, l’ex-colosso delle ricerche su Internet che ha vissuto negli anni un lento declino fino alla fase attuale, che vede una pesante opera di riposizionamento e di “snellimento” del gruppo americano.

Dopo la quasi uscita dal mercato delle ricerche sul Web, ormai demandata praticamente in tutto e per tutto a Bing, per Yahoo continuano le cessioni di asset considerati evidentemente non indispensabili per il core business del gruppo.

Ad uscire da Yahoo stavolta è HotJobs, il canale che si occupa di raccogliere e organizzare annunci di lavoro online che, a dire il vero, era dato tra i più probabili nella lista dei partenti da parecchio tempo.

Il nuovo proprietario è così Monster, uno dei nomi più importanti nel settore degli annunci di lavoro sul Web nonché uno dei concorrenti, fino a ieri, della stessa Yahoo in questo settore.

L’acquisizione è andata a buon fine ad una cifra di 225 milioni di dollari, ovvero meno, molto meno, dei 430 milioni di dollari spesi dall’azienda di Sunnyvale quando, qualche anno addietro, acquistò HotJobs. Una svalutazione, l’ennesima, che chiude il cerchio su un’epoca di acquisti sbagliati e asset poco valorizzati nel corso degli anni che tanto hanno influito sul declino dell’intera azienda americana.

In base all’accordo, Monster si assume inoltre un impegno triennale che porterà il gruppo a gestire il canale dedicato agli annunci di lavoro di Yahoo nel Nordamerica.

Per HotJobs invece si apre in questo modo una nuova avventura. Il portale, che raccoglie già 12 milioni di visite mensili, potrebbe beneficiare di nuove opportunità grazie alle sinergie con un gruppo, Monster, che offre interessanti opportunità e un elevato know-how in questo settore di mercato.

Con il riassetto di Yahoo, la cui opera di risanamento sembra non essere ancora stata completata, si va delineando la nuova fisionomia che rispecchia i nuovi equilibri assunti dai principali operatori del Web. Una rivoluzione che, si spera, sia anche a vantaggio degli utenti.

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