Gli hotspot WiFi si stanno diffondendo a macchia d’olio e molti sono i soggetti pubblici e privati che colgono l’occasione di un investimento a basso costo per fornire un servizio aggiuntivo e sempre molto gradito ai propri clienti e visitatori, è il caso ad esempio di bar, palestre ma recentemente anche aree museali (a testimoniare questa tendenza ad esempio la recente installazione di hotspot agli scavi di Ercolano) e perfino stazioni balneari.
È questo il caso degli stabilimenti balneari di Imperia, che riuniti in un consorzio per migliorare i servizi e le attività legate al settore turistico balneare della zona, hanno dato vita ad un progetto tecnologico molto interessante, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dei “plus” offerti ai frequentatori. È stato innanzitutto creato un portale ad hoc Imperiaspiagge.it da cui è possibile essere informati sulle iniziative del consorzio, avere accesso a riprese dirette mediante webcam interconnesse e consultare in tempo reale le condizioni climatiche e previsioni meteorologiche elaborate da apparecchiature installate in loco, con la possibilità di ricevere le informazioni sul tempo anche mediante SMS.
L’aspetto più interessante dal punto di vista dell’offerta è la garanzia di connessione gratuita via WiFi su tutti gli stabilimenti (bagni Buraxen, Manè, Oneglio, Robinia, San Giuseppe, Spinnaker, Sogni d’estate e spiaggia libera ex sorriso d’Italia). Si legge dal sito del consorzio “la stessa copertura wireless che regge il sistema di rilevamento informazioni, copre gli stabilimenti balneari e garantisce la navigazione Internet sotto l’ombrellone, permettendo alle spiagge del consorzio di fornirti un servizio che coniuga tradizione e innovazione”. Pensate ai vantaggi di utilizzare una connessione gratuita WiFi via cellulare o netbook, magari per leggere le mail o per i più “stakanovisti” per rimanere aggiornati sul lavoro senza dover spendere nulla e in assoluta comodità senza spostarsi da sotto l’ombrellone.
Servizi simili non rappresentano una novità in senso stretto, si era già visto qualcosa di simile nel 2008 al Lido di Venezia o ancora a San Benedetto del Tronto, solo per citare due esempi. Quello che colpisce in questo caso è il grado di coesione che i gestori degli stabilimenti hanno saputo dimostrare, non proponendo isolati casi di eccellenza, ma sapendo fare dell’unione la loro forza, coordinandosi per fornire un’offerta più che apprezzata e di elevata qualità in una zona molto estesa.