La guerra degli ultrabook si fa sempre più accesa e HP ha deciso di difendersi dalle accuse di plagio per le serie Envy Spectre, fin troppo simili a MacBoook Air e MacBook Pro. La polemica è scattata in Rete lo scorso gennaio, quando un leak di un portatile HP ha fatto gridare allo scandalo per la sua somiglianza ravvicinata al competitor di Cupertino.
A difendere strenuamente l’azienda è Stacy Wolff, vice presidente del design industriale di HP, interrogato da Engadget sulle similitudini evidenti tra Envy Spectre XT, MacBook Air e MacBook Pro:
«Ad Apple può far piacere pensare di possedere l’alluminio, ma non è così. In nessun modo HP ha cercato di copiare Apple. Nella vita ci sono così tante similitudini.
Il vice presidente spiega come, a livello macro, il mercato attuale degli ultrabook sia fatto di somiglianze. Queste non sarebbero però determinate dagli investimenti in design di Apple, bensì da una coincidenza casuale di form factor che spinge i produttori a dirigersi verso un’unica direzione, ovvero quella richiesta dagli utenti. Detto questo, Wolff si lancia quindi nell’enumerazione delle caratteristiche tecniche dell’Envy Spectre XT, come la presenza della tecnologia Beat Audio, per dimostrare la diversità da MacBook Air.
La difesa, tuttavia, non appare molto consistente. Innanzitutto perché si parla di design e non di dotazioni hardware, quindi le tecnologie interne difformi dal laptop targato Mela non possono costituire una prova d’innocenza. Poi perché, checché se ne dica, l’ultrabook in questione ricorda davvero MacBook Air da vicino. Stesso design asimmetrico del case unibody – o finto tale, considerato come Apple sia l’unica azienda a creare scocche con un procedimento al 100% unibody – e stesso look generale, dalla trackpad vetrata fino alla cornice dello schermo in stile MacBook Pro, passando per la tastiera a isola nera.