Steve Jobs l’ha definita «l’era del post-PC», lasciando intendere un ormai prossimo declino del personal computer in favore di dispositivi più semplici da trasportare quali smartphone e tablet, ma in grado di sostituirsi ai primi in numerosi aspetti. Le conseguenze di questa tendenza non si sono fatte attendere, con un costante calonelle vendite di PC. Un calo che potrebbe indurre alcuni nomi ad uscire di scena per dedicarsi con maggiore attenzione su settori in grado di creare profitti sul lungo termine: su questa lunghezza d’onda sembra essersi sintonizzata HP, che starebbe pensando di vendere il proprio comparto PC.
Quello che è attualmente il principale produttore di computer ha infatti confermato nella giornata di ieri che l’idea di abbandonare definitivamente il comparto PC, lasciando al miglior offerente il proprio Personal Systems Group, è ben più che una semplice ipotesi: attualmente i vertici societari starebbero dunque valutando il ventaglio di soluzioni attualmente a disposizione del gruppo per individuare quella in grado di rendere i maggiori benefici all’azienda in termini economici e produttivi, con un occhio di riguardo soprattutto per il futuro.
Il Personal Systems Group, infatti, rappresenta il ramo dell’azienda che nel corso dell’ultimo anno è riuscito a produrre il minor profitto, nonostante HP sia in cima alla classifica delle vendite a livello mondiale. L’idea di Hewlett-Packard sarebbe dunque quella di sganciare definitivamente un comparto il cui andamento di mercato sembra del tutto instabile, focalizzando la propria attenzione esclusivamente su quelle aree di mercato che possono rappresentare una certezza a breve e lungo termine.
Una delle principali motivazioni di tale trend secondo Leo Apotheker, CEO di HP, sarebbe l’arrivo dei tablet sul mercato dell’elettronica di consumo: «c’è un chiaro movimento nel settore dei PC a livello consumer» ha spiegato Apotheker. «L’effetto tablet è reale. Il TouchPad non sta riuscendo a riscuotere sufficiente successo sul mercato. Il nostro comparto PC necessita di maggiore flessibilità». Proprio il TouchPad, poi, è al centro di un’ulteriore decisione da parte della società, che ha annunciato l’abbandono del progetto webOS e la dismissione di ogni lavoro riguardante dispositivi basati su tale piattaforma. In casa HP si annuncia dunque una vera e propria rivoluzione, con la quale il gruppo intendere snellire in maniera decisa la propria area produzione, tagliando i rami secchi e fornendo maggiore visibilità, fonti economiche e risorse umane a quelle che possono invece divenire il nuovo fiore all’occhiello della società.