HP: class action per webOS, a rischio il CEO Apotheker

HP: class action per webOS, a rischio il CEO Apotheker

Non è trascorso nemmeno un anno dall’insediamento di Léo Apotheker a CEO di HP, eppure il consiglio di amministrazione dell’azienda sta già pensando a un sostituto. Troppo azzardate le mosse del greco 58enne, che in questo periodo hanno fatto sì che la società di Palo Alto imboccasse una preoccupante tendenza al ribasso, perdendo quasi la metà (47%) del proprio valore sul mercato azionario.

Sotto la sua guida, Hewlett-Packard ha messo da parte la produzione di hardware, settore in cui la società si è sempre distinta e nonostante tutto, ancora oggi, ricopre il ruolo di produttore numero uno al mondo di personal computer. L’obiettivo, chiaramente non centrato, era quello di concentrare tutti gli sforzi sulla fornitura di servizi e sullo sviluppo software, nel tentativo di salire sul treno in corsa del cloud computing.

Così facendo, però, l’amministrazione Apotheker ha perso un’altra ghiotta occasione o, quantomeno, non ha sfruttato al meglio le possibilità di crescita offerte del mercato tablet. L’ambizioso progetto HP TouchPad è durato poco, troppo poco secondo gli azionisti, che oltre a questo puntano il dito in direzione del CEO accusandolo anche di aver sprecato tutto il potenziale messo nelle mani di HP dall’acquisizione di Palm e della piattaforma webOS.

A tal proposito, va segnalata la class action promossa da un azionista, che punta a far emergere come il CEO non abbia fatto sufficiente chiarezza sui piani riguardanti proprio webOS. In definitiva, ad Apotheker verrebbe imputata la responsabilità di non aver messo al corrente i suoi finanziatori sull’imminente abbandono del sistema operativo e sulla conseguente uscita dall’ambito tablet. Per questo sono in molti a chiedere un immediato dietrofront, con la ricollocazione degli oltre 500 dipendenti al lavoro sulla piattaforma, per continuare a inseguire Apple e il suo iPad.

Serve una svolta, subito. Questo il sentimento comune del CdA, tanto che le sole voci di un suo allontanamento hanno portato il titolo a riguadagnare ieri quasi il 12% del suo valore. Si tratta comunque di una mossa da studiare con cautela, in quanto potrebbe destabilizzare ancor di più le basi sulle quali poggia l’intera struttura di HP. Intanto un nome è già spuntato: Meg Withman, attuale CEO di eBay.

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