Momento molto difficile per Hewlett-Packard. Nel quarto trimestre del 2011, gli utili della società di Palo Alto sono crollati del 91% rispetto allo stesso periodo preso in esame lo scorso anno. Tra le cause, la pessima gestione di WebOS, sul quale decisioni definitive saranno prese a dicembre. Ma anche la crisi del mercato PC e la crisi del debito in Europa hanno contribuito a rovinare completamente i profitti del colosso.
Nel quarto trimestre del 2010 erano stati registrati infatti profitti pari a 2,54 miliardi di dollari (1,10 dollari per azione). Un anno dopo, se ne contano appena 239 milioni (12 centesimi per azione). Scende anche il fatturato, adesso a 32,1 miliardi di dollari contro i 33,3 del 2010, per un decremento percentuale del 3%.
Tante le cause di questo momento difficili, dall’alluvione in Thailandia che sta rallentando il mercato PC già superato da quello mobile alla pessima gestione di webOS, acquistato per 1,2 miliardi di dollari e dal quale si è generata una perdita complessiva di 3,3 miliardi, a causa del cattivo utilizzo della società.
HP guarda al 2012 consapevole che tornare subito in forma sarà difficile. Non a caso sono state ridotte le previsioni per il prossimo anno fiscale da 4,53 dollari per azione a “almeno 4 dollari”. Il nuovo amministratore delegato, Meg Whitman, ha spiegato che nel prossimo anno sarà necessario innovarsi ma al contempo tornare alle origini. Dunque, ancora mercato PC e una migliore gestione di tutte le risorse proprie, per rimettere in sesto un’azienda storica per il mercato dell’IT. E quale sarà il destino di webOS?