Continua la battaglia legale tra Hewlett-Packard (HP) e Acer, due dei più grandi produttori di computer al mondo. Dopo aver subito un’azione giudiziaria circa sette mesi fa, oggi Acer passa al contrattacco citando in tribunale la rivale HP dopo aver ravvisato una serie di infrazioni di sue proprietà intellettuali. Secondo la casa produttrice di Taiwan, HP avrebbe violato sette brevetti legati all’architettura di PC, server ed alcune periferiche.
La vicenda legale tra le due multinazionali era iniziata nei primi mesi dell’anno, quando HP aveva denunciato l’infrazione di cinque suoi brevetti da parte di Acer su lettori ottici, gestione delle batterie nei notebook e alcune schede di sistema per PC. Come risarcimento, HP aveva richiesto l’immediata interruzione della vendita dei prodotti Acer incriminati negli States. Dopo appena un mese, il numero di brevetti violati saliva a nove, spingendo Acer a controbattere con una nuova azione legale in luglio contro HP. Al centro della questione giudiziaria vi era sempre la violazione di alcuni brevetti, ma questa volta detenuti dalla casa taiwanese.
La nuova azione legale intentata in questi giorni da Acer giunge in un momento particolarmente delicato per il mercato dei computer. HP detiene il primato di vendite per il 2006 e si appresta a concludere l’anno in corso con ottimi risultati di mercato. Acer sta conoscendo un momento molto positivo di vendita, con un aumento del 59,2% delle consegne rispetto al 2006: dopo l’operazione Gateway l’azienda si è proiettata al terzo posto nella classifica mondiale del settore sorpassando temporaneamente la diretta rivale Lenovo. L’ultima azione legale potrebbe influenzare la lotta ai vertici del mercato dei computer. Intanto, nessuna replica ufficiale alle accuse di Acer è ancora giunta da HP, probabilmente intenta a preparare le prossime mosse.