HP, Intel e Microsoft hanno deciso di collaborare per coadiuvare le piccole e medie imprese italiane a gestire in modo più proficuo le possibilità offerte dai finanziamenti europei. Un comunicato stampa Microsoft presenta i dettagli dell’iniziativa e promette assistenza a tutti coloro i quali intendono esplorare tali opportunità affiancando i propri progetti ai brand dei gruppi che portano avanti l’iniziativa.
I dati indicati nel comunicato dipingono un quadro decisamente grigio della situazione europea, confermando inoltre una difficoltà di accesso al credito da tempo radicata nel nostro paese. In particolare emerge come a livello europeo solo il 45% delle imprese abbia le capacità necessarie per capire le proprie opportunità di accesso agli stanziamenti: di queste solo il 4% presenta opportuna richiesta e solo l’1% riesce ad ottenere risposta positiva. Nel nostro paese tali dati si aggiungono ad un senso di sfiducia che ha portato ad un dimezzamento delle domande presentate e ad un calo del 22% dei fondi erogati (dati 2003).
«Sulla base di queste considerazioni HP, Intel e Microsoft hanno siglato a livello europeo un accordo con l’obiettivo di supportare nel lungo periodo le iniziative previste dalla Commissione Europea per migliorare la competitività e promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese europee». La prima iniziativa comunitaria è stata denominata European Union Grants Advisor: forgiato sulle esigenze dei singoli paesi, il progetto punta ad educare le PMI circa le opportunità offerte dall’UE.
In Italia il progetto si è ulteriormente evoluto all’interno di Innovazione e Finanziamenti, programma creato al fine di organizzare il percorso di avvicinamento delle PMI al credito. Gli utenti interessati potranno avvalersi delle indicazioni di un portale specializzato e della consulenza gratuita di partner qualificati. Innegabili i vantaggi di una simile operazione per i gruppi organizzatori, i quali hanno tuttavia il merito di aprire un canale comunicativo che potrebbe apportare interessanti prospettive creditizie spesso sprecate a causa dell’attuale fallace approccio al problema.