Secondo alcune voci di corridoio, HP starebbe vagliando la possibilità di produrre un proprio sistema operativo basato su GNU/Linux destinato all’installazione sui suoi computer di massa. È quanto viene rivelato da alcune fonti molto vicine all’azienda, secondo le quali alcuni degli impiegati della divisione PC della Hewlett-Packard sarebbero già al lavoro. Il nuovo sistema dovrebbe essere basato sul famoso sistema open source, ma con sostanziali miglioramenti per renderlo più semplice e adatto al mercato di massa.
L’intento lo storico produttore di computer sarebbe quello di superare l’impasse indotto dal parziale insuccesso di Windows Vista che, a torto o a ragione, non ha ancora saputo conquistare la benevolenza degli utenti. L’azienda inoltre starebbe cercando una maniera per arginare il dilagare di sistemi Apple che traggono il proprio vantaggio proprio dalle scarse performance di Vista sul mercato. La strada della totale alternativa non è comunque l’unica ad essere battuta, e nemmeno la principale.
Interpellato a tal riguardo, Phil McKinney, responsabile del comparto tecnico di HP, ha tenuto a precisare che la posizione ufficiale dell’azienda è quella di migliorare l’esperienza utente su Vista, e che a tal fine è stato creato un gruppo di lavoro con il compito di sviluppare nuove modalità di utilizzo del computer, tra cui anche un’interfaccia touch screen, che permettano all’utente di svolgere le proprie attività in maniera più semplice di quanto non avvenga con Vista. McKinney non ha comunque negato l’esistenza di un gruppo al lavoro su una reale alternativa all’ultimo OS di casa Microsoft affermando che di tale possibilità non si è discusso ai piani alti e che di conseguenza l’azienda non ha destinando risorse sostanziali a tale progetto.
HP utilizza già Linux, nella fattispecie la distribuzione Suse Linux Enterprise Desktop 10, come sistema operativo all’interno del suo NetBook, il Mini Note 2133. Se le voci venissero confermate, e i presupposti sembrerebbero avvalorare l’ipotesi, il nuovo progetto in seno all’azienda sarebbe comunque qualcosa di più di una ennesima distribuzione GNU/Linux, con lo sviluppo di nuovo software, non necessariamente libero ed open source. Quali che siano i piani reali di HP, la necessità di un’alternativa è sempre più pressante.