Nasce da HP Inc. un nuovo gruppo, denominato HP Tech Ventures, avente una finalità precisa: investire in nuove startup alla ricerca della next big thing. Nulla di nuovo, peraltro: HP da tempo è attiva nel settore sebbene finora abbia operato sottobanco senza dare una forma giuridica al tutto. Quel che cambia da oggi è la discesa in campo ufficiale di marchio e capitali, creando un nuovo riferimento presso cui veicolare le migliori idee innovative del momento.
HP Tech Ventures (sito ufficiale) intende investire in tecnologie per la stampa 3D, computing immersivo, dispositivi indossabili, intelligenza artificiale, Internet of Things e altri ambiti afferenti. Andrew Bolwell guiderà la nuova unità, che immetterà capitali direttamente dal portafoglio HP. Lo scopo è dichiaratamente quello di accrescere il perimetro d’azione di HP attraverso investimenti in piccoli gruppi che, facendo leva sulle capacità e sul time-to-market della corporation, possono fare la differenza sul mercato.
Simpatico e indicativo l’approccio offerto tramite la pagina Web che accoglie gli startupper interessati: una grande immagine testimonia la dimensione, i colori e la realtà del garage in cui HP è nata a suo tempo. Quel che HP cerca è pertanto una nuova HP, qualcuno che nel proprio garage stia pensando in grande e sia pronto a lanciarlo sul mercato.
Il luogo ove la Silicon Valley è nata, darà forza alla prossima generazione dell’innovazione tecnologica.
HP ha individuato gli ambiti ed ora attende che fiuto, fortuna e interesse esterno portino all’incontro con i giusti imprenditori e le giuste idee. Gli ambiti identificati sono tutti ad altissimo potenziale e HP sembra volervi investire per accelerare le possibilità di incontrare l’idea giusta. La velocità potrebbe fare la differenza, insomma: immettere denaro direttamente in realtà già focalizzate su progetti e processi avviati potrebbe significare la scoperta dell’evoluzione in grado di fare la differenza in sinergia con le altre property del gruppo.
HP Tech Ventures (che non va confusa con la “cugina” Hewlett Packard Ventures”, facente capo ad un altro ramo d’azienda) avrà due sedi: Palo Alto e Tel Aviv. La vocazione dell’unità è pertanto internazionale e qualunque startup che opera nel settore avrà pertanto l’opportunità di farsi notare o di proporre le proprie idee al gruppo. Al momento nulla è dato sapersi circa l’ammontare dei capitali riversati sul progetto, né se le prime startup siano già state individuate. HP, semplicemente, ha voluto far sapere che il cantiere è aperto e che c’è denaro a disposizione per chi ha la giusta idea su cui investire.