Hp, il più grande produttore al mondo di computer e stampanti, ha comunicato come nel secondo trimestre, terminato il 30 aprile, gli utili e i ricavi siano andati oltre le stime previste dalla stessa società. I ricavi alla chiusura del secondo trimestre sono stati di 25.50/25.55 miliardi di dollari, 1 miliardo sopra la previsione che si attestava sui 24.5 miliardi di dollari e superiori ai 22.6 miliardi di dollari totalizzati nello stesso trimestre del 2006.
L’utile per azione è di 69/70 centesimi, contro i 63/64 centesimi stimati, mentre l’utile netto per azione si è attestato sui 64/65 centesimi, superiore quindi all’obiettivo stimato di 57/58 centesimi e perfettamente il linea con le stime degli analisti di Wall Street i quali avevano valutato l’utile 65 centesimi.
Hp si è vista costretta a divulgare in anticipo i propri dati finanziari a causa di quella che è stata da lei stessa definita una “circostanza inusuale”: qualcuno all’interno della compagnia ha infatti «divulgato involontariamente informazioni finanziarie», inviando una email interna a qualcuno all’esterno della società. Nonostante questa piccola disavventura e la spy-story che l’ha vista protagonista nel settembre del 2006, Hewlett Packard sembra quindi godere di ottima salute, tenendo saldo lo scettro di venditore numero uno al mondo, dopo aver superato la rivale Dell nell’ottobre del 2006.