«Capacità di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e miglioramento dei principali processi di gestione e sviluppo delle risorse umane». Un aspetto fondamentale, insomma, per un settore in fortissima evoluzione che poco alla volta sta scoprendo nelle nuove tecnologie (e in nuovi processi) potenzialità grandissime tutte da espletare. Ed è su questo parametro che si sono valutate le aziende candidate all’edizione 2016 dell’HR Innovation Award, contest organizzato dall’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano.
Innovare nel mondo delle risorse umane significa anzitutto imparare ad utilizzare in modo opportuno i nuovi strumenti che l’innovazione mette a disposizione, sfruttandoli in modo adeguato per costruire valore attorno ai processi aziendali (tanto di selezione, quanto di comunicazione interna, quanto ancora di accesso alle risorse informative necessarie).
Tra i gruppi premiati, nello specifico per la categoria “Formazione”, l’Osservatorio segnala il riconoscimento offerto a Eni ed alla sua Corporate University. Il motivo è quello indicato in apertura: la capacità di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e miglioramento dei principali processi di gestione e sviluppo delle risorse umane. Spiega Marco Coccagna, amministratore delegato dell’unità Eni premiata con il riconoscimento del Politecnico: «È un premio che conferma il forte impegno che Eni profonde nella formazione e nello sviluppo delle competenze delle proprie persone. Una formazione che rinnoviamo costantemente nei contenuti, seguendo l’evoluzione del nostro business. E che supportiamo con tecnologie e metodologie innovative, come il sistema di distance-learning per il quale oggi riceviamo questo premio». Il valore si cela pertanto nelle potenzialità che il gruppo è in grado di esprimere attraverso l’integrazione nei processi aziendali di progetti quali “enicampus” e “GeTSTeach“: «un sistema che ci consente di raggiungere capillarmente le nostre persone ovunque esse siano nel mondo, con grande tempestività e nel rispetto dei ritmi e dei tempi di lavoro, e che al trasferimento del know-how nelle forme più diverse (documentali, video, webinar) abbina le potenzialità degli strumenti di collaboration».
“enicampus”, in particolare, «prevede un’integrazione molto forte con gli strumenti aziendali ICT e, tra le funzionalità più innovative, vi è la possibilità di integrare contenuti e know how già disponibili internamente in azienda, con contenuti creati “ad hoc” per la piattaforma o esterni e di tracciare l’esperienza utente». “GeTSTeach”, invece, è «dedicata ai docenti interni e esterni e permette di gestire la faculty dei docenti interni, creare community di area o ambito per gruppi di docenti, gestire e aggiornare il proprio profilo professionale di docente, visualizzare le valutazioni ottenute dai partecipanti ai proprio corsi e abilitare la gestione elettronica del registro (presenze, programmi)».
I due programmi non avrebbero però raggiunto lo scopo se non fossero profondamente integrati (attraverso la Corporate University del cane a sei zampe) nella struttura e nelle dinamiche aziendali. L’innovazione è stata pertanto declinata al comparto HR così come, in modo organico, è stata declinata al resto dell’azienda: il know how viene così valorizzato in modo ottimale ed anche la formazione delle singole risorse umane disponibili ne può giovare direttamente.