Qualche giorno per preparare le contromosse, quindi l’esercito legale HTC si è mosso: la controdenuncia nei confronti di Apple è pronta, è stata consegnata ed è stata dettagliata alla stampa per spiegare come e perchè il gruppo intenda muoversi in difesa del proprio operato.
«In quanto innovatore dell’originale Windows Mobile PocketPC Phone Edition nel 2002 ed il primo smartphone Android nel 2008, HTC crede che l’industria debba essere guidata da una sana competizione ed innovazione che offrano ai consumatori la migliore e la più accessibile esperienza mobile possibile». Per questo HTC non intende soltanto difendersi, ma anche contrattaccare: «Abbiamo intrapreso questa azione contro Apple per proteggere la nostra proprietà intellettuale, i nostri partner e soprattutto gli utenti che usano telefoni HTC».
Tutto è iniziato ad inizio Marzo, quando Apple ha comunicato una sonora denuncia contro HTC per la presunta violazione di 20 brevetti. Spiegava allora Steve Jobs: «possiamo sederci e guardare i nostri rivali rubare le nostre invenzioni brevettate, oppure possiamo fare qualcosa per reagire. Abbiamo deciso di fare qualcosa. Pensiamo che la competizione sia salutare, ma i competitor devono creare la propria tecnologia, non rubare la nostra».
La denuncia HTC risponde ai 20 brevetti Apple con 5 ulteriori brevetti, a cui si aggiunge inoltre la richiesta alla U.S. International Trade Commission di sospendere l’autorizzazione alle vendita negli Stati Uniti di iPod, iPhone e iPad:
- Brevetto numero 6,999,800: metodi di gestione della carica elettrica in uno smartphone;
- Brevetto numero 7,716,505: metodi di controllo della carica in device portatili;
- Brevetto numero 5,541,988: metodi di gestione personalizzata delle chiamate;
- Brevetto numero 6,058,183: metodi di gestione personalizzata nell’organizzazione del telefono;
- Brevetto numero 6,320,957: gestione delle chiamate con semplice accesso alla memoria.
Così come successo tra Apple e Nokia, anche in questo caso la controdenuncia ha l’obiettivo di abbassare le pretese della controparte per poi rimettere in discussione l’intero impianto accusatorio di Cupertino. Va sottolineato come nei giorni scorsi HTC abbia invece concordato con Microsoft una licenza relativa a brevetti per l’adozione di Android, una questione da tempo ambigua che sembra però chiusa pacificamente tra le parti. Le due grandi guerre avviate da Apple con Nokia e HTC, invece, sono in pieno svolgimento e determineranno il modo in cui il gruppo di Cupertino avrà la possibilità di rapportarsi alla produzione in concorrenza con i due grandi nomi del settore.