Nella giornata in cui HTC annuncia l’acquisizione della Saffron Digital, emerge anche un investimento ulteriore e sicuramente stuzzicante per il mercato: il gruppo ha infatti versato 40 milioni di dollari nelle casse di OnLive per acquisire 5.33 milioni di azioni al prezzo di 7.50 dollari l’una.
HTC non ha fatto sapere a quanto ammonti la partecipazione in termini percentuali nel gruppo OnLive, né tanto meno ha diramato un comunicato ufficiale a conferma dell’operazione. Semplicemente è chiaro il fatto che HTC nutre interesse in OnLive e, sebbene non intenda scalarne l’intera proprietà, intende comunque ritagliarsi un canale di comunicazione preferenziale per arricchire la propria offerta di contenuti. L’esperimento OnLive, in tal senso, potrebbe essere del tutto innovativo.
OnLive non è ancora una vera e propria realtà, ma è comunque una forte promessa. Il team investe infatti da anni nell’idea di una distribuzione cloud del gaming, consentendo così ai terminali di accedere ad esperienze di valore pur in presenza di dotazioni hardware minimali. OnLive nasce come una console che intende sfidare i big PlayStation e Xbox 360 partendo da un assunto nuovo: l’elaborazione viene effettuata da server centrali, i quali a loro volta distribuiscono immagini compresse in remoto facendo pesantemente leva sulla connettività.
Il progetto OnLive potrebbe pertanto ben adattarsi alla realtà mobile, ove il gaming sta crescendo a ritmi vertiginosi, dove le risorse hardware sono estremamente limitate e dove un sistema di elaborazione remoto dovrebbe consegnare dati relativamente minimali per consentire una sufficiente esperienza sul piccolo schermo di uno smartphone.
Se i carrier sono preoccupati per il VoIP e per gli streaming video, la preoccupazione dovrà salire nel momento in cui un concept quale OnLive andrà ad sommare il proprio traffico a quello già in uso da altri servizi. Ad oggi non è tuttavia chiaro come e se HTC intenda sfruttare la propria partecipazione per il gaming o per cos’altro. Semplicemente il rapporto tra le parti costruisce le proprie basi su una transazione da 40 milioni di dollari: quanto basta per ipotizzare novità di rilievo sui device che verranno.