Alla luce dei difficili risultati finanziari delle ultime trimestrali, il gruppo HTC ha capito che ha bisogno di forti elementi di differenziazione se intende imporre i propri device sulla concorrenza mantenendo un ruolo in prima fila nel mercato degli smartphone di nuova generazione. La possibile certificazione PlayStation è il primo degli esperimenti percorribili, ma il gruppo potrebbe guardare anche altrove. Anche alla musica.
L’ipotesi è stata lanciata da Om Malik, le cui fonti indicano l’origine del progetto nell’acquisizione del gruppo Beats Audio: Jimmy Iovine, co-fondatore del gruppo acquisito assieme a Dr. Dre, sarebbe oggi il regista dell’avvicinamento del gruppo HTC alle major della distribuzione musicale, il tessitore della trama su cui si intende andare a costruire una nuova offerta di musica in streaming da portare sul mercato ad impreziosire gli smartphone in offerta.
Da più parti si guarda già al progetto come ad una sorta di anti-Spotify: il cantiere sarebbe stato aperto ormai da tempo e le parti starebbero trattando prezzi e licenze per definire le modalità dell’offerta. Grazie ad un servizio di questo tipo HTC andrebbe a costruire un ecosistema musicale attorno ai propri device (agli smartphone potrebbe accompagnarsi un “Boombox” dedicato) e l’annuncio potrebbe avvenire addirittura già in occasione del Mobile World Congress in arrivo.
Smartphone e tablet come i due volti del mondo mobile: per entrambi HTC prepara un accesso alla musica che tramite cloud computing e streaming si appresta a definire un nuovo tipo di offerta con cui alzare i toni della concorrenza.
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