Dopo aver smontato un Oculus Rift, gli esperti di iFixit hanno effettuato il teardown del suo diretto concorrente. HTC Vive, nonostante il numero elevato di componenti, è molto semplice da riparare, dato che il produttore ha usato la colla solo per fissare le due lenti. Lo smontaggio del dispositivo ha permesso di scoprire le principali differenze tra i due visori per la realtà virtuale.
HTC Vive visualizza le immagini su due display AMOLED con una risoluzione combinata di 2160×1200 pixel (refresh rate di 90 Hz) e un campo visivo di 110 gradi in orizzontale. Sulla parte frontale del visore è presente una fotocamera che permette di vedere l’ambiente circostante (realtà aumentata), mentre nelle parte inferiore ci sono due porte USB 3.0, la porta HDMI, il jack da 3,5 mm per l’audio e il connettore di alimentazione. Tra le due lenti è visibile il sensore di prossimità che rileva il volto dell’utente. Dopo aver rimosso il guscio esterno è possibile vedere i 32 sensori (fotodiodi) che, rilevando i fasci laser emessi dalle due base station Lighthouse, determinano la posizione e l’orientamento nello spazio del visore.
Tutti i pezzi sono fissati con viti e connettori, quindi l’accesso alla scheda madre è piuttosto agevole. A differenza di Oculus Rift, HTC Vive usa lenti di Fresnel simmetriche, quindi la messa a fuoco avviene modificando la distanza tra le lenti e gli occhi. iFixit ha smontato anche i controller, rivelando la presenza di 24 sensori che permettono di tracciare la posizione con le due Lighthouse. All’interno delle base station sono presenti emettitori laser ad infrarossi montati su piccoli motori.
Al termine del teardown, iFixit ha assegnato al visore un punteggio di 8/10, in quanto l’eventuale riparazione non richiede strumenti specifici per lo smontaggio dei singoli componenti.