Ricordo perfettamente il mio primo colloquio con Massimiliano Valente (preferisco chiamarlo il Boss, quanto gli piace!!). Era una grigia giornata di fine Ottobre 2000 e HTML.it stava videndo la prima di tante, future, espansioni. Dopo aver inviato svariate volte il curriculum – ogni volta con competenze fittizie – finalmente sono stato chiamato.
Mi sono presentato col mio insignificante bagaglio tecnico: due siti creati con Netscape Composer, qualche rudimento sul codice HTML, decine di installazioni di software sconosciuti e tanta tanta passione per un mondo a me nuovo: Internet.
Tutt’oggi il Boss ed io ci domandiamo come mai il sottoscritto sia stato assunto. Ma tant’è… sono ancora qui e sono fiero di essere, seppur con una breve pausa causa studio, uno dei redattori della prima ora.
Di strada ne abbiamo fatta tanta da quando sono arrivato, ancora di più se pensiamo che, inizialmente, Max era redattore, autore, webmaster, commerciale del suo stesso sito. Uno e trino come direbbe qualcuno.
Oggi invece HTML.it è una società ben strutturata: c’è la divisione commerciale, un’intera redazione, i web developer, gli ITManager, i Project Manager, una miriade di collaboratori esterni e un 1.90cm di Presidente.
Al di là della crescita concreta di questa società, visibile a tutti attraverso le decine di progetti lanciati in questi anni, ciò che più mi lega all’omino giallo è sicuramente l’archivio delle mille esperienze vissute in ufficio.
Parliamoci chiaro: sono un casinaro e lo stesso Boss mi definisce “un dipendente imbarazzante”, di quelli che vanno nascosti quando ci sono ospiti; di quelli che devi avvertire i nuovi assunti altrimenti si spaventano; di quelli che, se li inviti al tuo matrimonio, hai paura che si mettano a girare per i tavoli con due arance e una banana a mo’ di fallo.
In questi sette anni ne ho combinate di tutti i colori.
Non dimenticherò mai quella volta che, a decine di persone, è arrivata una newsletter di HTML.it che annunciava la nascita di un nuovo servizio. Niente di strano se non per il fatto che avevo dimenticato di cambiare l’email del mittente usata per le prove sul mio computer.
A molti utenti sarà parso strano ricevere un messaggio da “w_la_fica@che_dio_la_benedica.it”…
Fortuna che qualcuno, dopo circa 100 invii, mi ha segnalato il piccolo refuso… forse deluso dal fatto che il dominio non esisteva.
Nella mia personale top ten dei ricordi balza al secondo posto la figuraccia fatta con alcuni rappresentanti di Google.
A quei tempi si passava davanti la stanza del Boss per andare fuori a fumare. Normalmente la porta era chiusa ma proprio quel giorno il caso volle che fosse aperta. Ma si sa, con uno come me in ufficio certi errori sono imperdonabili.
Proprio nel momento in cui il Boss aveva finito di elogiare l’azienda e i suoi dipendenti, io – pensando non ci fossero ospiti – ebbi la brillante idea di urlare questa frase ad una mia collega: “A [NOME COLLEGA] quand’è che la dai un po’ in giro così ti rilassi??”
Inutile dire che, da quel giorno, vengo avvertito con raccomandata A/R di eventuali incontri in ufficio.
L’anno scorso a Dicembre, invece, ho sostituito il logo di HTML.it della homepage con un omino giallo intento a sciare. Pensavo di aver fatto una cosa gradita e in tema col periodo; l’unico problema era che non avevo avvertito nessuno della mia opera e quindi il Boss ha pensato che qualcuno avesse hackerato il sito.
Di aneddoti imbarazzanti ne avrei molti altri ma alcuni sono veramente segreti; se nelle alte sfere si venisse a sapere cosa ho combinato negli anni, probabilmente passerei il resto della mia vita a fare i caffè per tutto l’ufficio.
Spero di riuscire, magari tra altri dieci anni, a raccontare qualcosa di buono. Nel frattempo auguro un felice decennale a Massimiliano Valente e alla sua creatura.
Auguri!