Huawei ha annunciato il lancio del suo nuovo sistema operativo HarmonyOS, in versione 2.0, per smartphone, il 2 giugno prossimo. Si tratta di un OS open-source basato su microkernel per vari tipi di hardware, con comunicazioni tra processi più veloci rispetto a QNX o al microkernel Fuchsia di Google, e allocazione delle risorse in tempo reale. Una scelta dettata dalla volontà dell’azienda (e del Governo cinese) di rendere la produzione interna sempre più indipendente.
HarmonyOS 2.0: Android secondo Huawei
Costruito sulla tecnologia distribuita di Huawei, HarmonyOS è un sistema operativo progettato unicamente intorno alle necessità di un futuro dove i dispositivi iOT sono progettati per coesistere e dialogare in modo massiccio. Può essere distribuito on-demand su un’ampia varietà di dispositivi, e adattarsi in modo flessibile a diverse risorse hardware e applicativi.
Pur garantendo che tutte le regole open-source applicabili siano rigorosamente rispettate, HarmonyOS sfrutta un gran numero di risorse open-source di terze parti, tra cui Linux, per accelerare lo sviluppo di un’architettura completa.
Secondo alcuni sviluppatori che hanno esaminato il codice, in effetti il sistema operativo si basa su Android 10, anche se Huawei mira a renderlo pian piano “diverso” e alternativo all’OS di Google e a iOS di Apple, come la stessa azienda cinese ha dichiarato in un passato comunicato stampa:
Attingendo al codice open source di Android Open Source Project, il quadro applicativo distribuito di HarmonyOS può coesistere con quello di AOSP e supportare entrambe le API per offrire agli utenti la stessa esperienza di smartphone e tablet di prima, oltre che a quelle “nuove” cross multi-device.
Anche se alcuni elementi dell’interfaccia utente di EMUI 11 sono mantenuti nell’attuale beta per sviluppatori, HarmonyOS sarà lanciato con una nuova interfaccia utente insieme ai prossimi smartphone Huawei. Il colosso cinese delle telecomunicazioni prevede che il numero di dispositivi dotati del suo OS raggiunga i 300 milioni entro la fine del 2021, e che oltre 200 milioni di questi siano a marchio Huawei.
Le industrie cinesi, tra cui quelle di elettrodomestici, sport e fitness, viaggi, intrattenimento e istruzione hanno in tal senso accolto favorevolmente il nuovo sistema operativo. A maggio, per esempio, Midea Group, che è un importante produttore cinese di elettrodomestici, ha annunciato il lancio di circa 200 nuovi prodotti dotati di HarmonyOS entro la fine di quest’anno.