Secondo alcune ricerche svolte negli ultimi mesi dalle principali agenzie internazionali di cyber-sicurezza, il tempo medio per individuare e risolvere una criticità informatica è di circa 85 giorni. “Troppi, se consideriamo che in tale arco di tempo i criminali possono fare praticamente ciò che vogliono”, commenta John Suffolk, Global Cybersecurity and Privacy Officer di Huawei.
Huawei per la sicurezza online
Il Cybersecurity & Transparency Center di Huawei, inaugurato ieri a Roma, nasce anche per ovviare a questo problema, e quindi per verificare in tempo reale le possibilità di attacco e intrusione, su qualsiasi strumento e servizio. Spiega Luca Piccinelli, Head of Cybersecurity Huawei Italia:
Il centro non è un progetto isolato ma rientra nella più ampia strategia di Huawei di aprirsi a valutazioni esterne, perché non abbiamo nulla da nascondere, anzi, vogliamo raccontare al mondo quello che possiamo fare nel campo dell’innovazione”.
L’azienda ha poi ricordato come solo nel 2020 abbia proposto oltre 250 nuovi brevetti riguardanti la sicurezza cibernetica, e di essere stata la prima azienda al mondo ad aver aderito al 5G Common Criteria, che valida i prodotti e i servizi per lo standard.
Cybersecurity & Transparency Center
Tornando al Cybersecurity & Transparency Center, il quarto del colosso informatico cinese dopo quelli già operativi a Banbury (Regno Unito), Bonn, Dubai, Toronto, Dongguan e Bruxelles, è già attivo e prevede la possibilità di effettuare analisi e verifiche richieste da telco e organizzazioni pubbliche o private, sia su prodotti Huawei che di terze parti.
Anche Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia, ha evidenziato che “la sicurezza dei dati sensibili e la resilienza alla violazione delle reti è parte integrante degli impegni di Huawei”, in quanto “la digitalizzazione dell’economia e le tecnologie che la favoriscono quali Ai, il largo impiego di IoT, Cloud, Realtà Virtuale e non da ultimo l’Edge Computing, rappresentano da una parte una grossa opportunità per la crescita dell’economia e dall’altra espongono ad alto rischio le infrastrutture sensibili del Paese”.