In occasione del forum Tech & Sustainability: Everyone’s Included, organizzato in collaborazione con l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), Huawei, azienda leader nelle soluzioni di Information e Communication Technology (ICT), ha annunciato il rinnovo del programma annuale di tirocinio “Seeds for the Future”, con il lancio della nuova edizione 2.0. Un investimento da 150 milioni di dollari nella formazione ICT di tanti giovani talenti in tutto il mondo, di cui 3000 europei, nei prossimi cinque anni.
Seeds for the Future 2.0
Seeds for the Future 2.0 è stato progettato per essere fruibile anche online, col vantaggio da un lato di estendere la partecipazione a un numero più ampio di studenti meritevoli, e dall’altro quello di una maggiore flessibilità nell’accesso ai corsi. Il programma è aperto a 50 studenti italiani con un percorso universitario focalizzato su tecnologia e innovazione, e ha l’obiettivo di promuovere il merito e l’eccellenza tra i giovani del settore ICT, focalizzandosi non solo sugli aspetti formativi ma anche sull’applicazione concreta nel mondo industriale. Lanciato nel 2008, fino ad oggi Seeds for the Future ha coinvolto 126 Paesi e ha visto la partecipazione di 5.773 studenti.
In Europa il programma è stato invece avviato nel 2011 e, fino ad oggi, ha coinvolto oltre 1300 studenti provenienti da 31 Paesi. Annualmente gli studenti di questi Paesi vengono riuniti a Bruxelles per uno scambio di esperienze e incontri con Membri del Parlamento Europeo e rappresentanti di importanti aziende multinazionali per discutere delle iniziative utili a favorire la formazione di skill digitali attraverso una più stretta integrazione tra mondo accademico e mondo del lavoro. Sempre all’interno del forum, Huawei ha anche pubblicato la tredicesima edizione del Rapporto di Sostenibilità, che contiene i principali progressi compiuti dall’azienda nell’ultimo anno rispetto a quattro aree specifiche, ovverosia inclusione digitale, sicurezza e affidabilità, protezione ambientale e creazione di un ecosistema sano e armonioso.
Nel 2020 il colosso cinese ha contribuito alla gestione delle risorse naturali e alla protezione della biodiversità in 22 aree protette di 18 Paesi, lanciando la soluzione RuralStar Pro, che fornisce servizi vocali e a banda larga mobile per villaggi remoti scarsamente popolati. Le soluzioni RuralStar forniscono copertura di rete a oltre 50 milioni di persone in località remote. “Crediamo che la tecnologia debba mettere al centro le persone”, ha scritto nel rapporto Tao Jingwen, Membro del Consiglio di Amministrazione e Presidente del comitato di Corporate Sustainable Development di Huawei. “La tecnologia dovrebbe servire le persone in un modo che rispetti pienamente i loro diritti, garantendo una scelta e un consenso informati”.