Il nuovo smartphone Ascend G7 condivide con il phablet Ascend Mate 7 il design raffinato, con chassis in alluminio, compatto e relativamente leggero, una connettività 4G LTE di ultimissima generazione e un’interfaccia utente EMUI (Emotional UI) 3.0 pensata per rendere l’utilizzo del dispositivo semplicissimo e immediato. Ascend G7 ne è dunque la declinazione parallela su schermo di minori dimensioni, su cui cerca di portare la filosofia Huawei con tutte le ambizioni che questo brand porta in seno per il futuro.
Design e UI
Rispetto al phablet Ascend Mate 7, la realizzazione appare meno curata, anche se si tratta di dettagli: le finiture sono meno raffinate, così come è più ampia la cornice dell’ampio schermo IPS HD da 5,5”. Ne consegue che, fermo restando una buona presa in mano – il dispositivo ha uno spessore di “soli” 7,6 mm – le dimensioni complessive si discostano di pochissimo.
In ogni caso impressiona positivamente trovarsi in mano uno smartphone che, forte di un design metallico unibody, è venduto a un prezzo consigliato di soli 299 euro.
È chiaro che Huawei punti tutto sul design e sul piacere nell’utilizzo, grazie anche e soprattutto alla semplice e intuitiva interfaccia utente EMUI 3.0, l’ultima generazione della UI proprietaria, che non solo agevola l’utilizzo dello smartphone con una sola mano, ma fa convergere le funzioni principali – chiamata, contatti, messaggistica – in uno singolo slide orizzontale. Le dimensioni dello schermo da 5,5” rendono piacevole l’esperienza utente, con il pollice che si muove in modo agile e preciso lungo il display HD.
Performance
All’interno dell’Ascend G7 batte un cuore dalla buona potenza: processore Qualcomm MSM8916 quad core da 1,2 GHz con GPU Adreno 306 da 400 MHz, 2 GB di RAM, 16 GB di storage estendibili di ulteriore 32 GB su scheda microSD.
Le prestazioni sono solide in ogni ambito operativo, con ritardi nella risposta impercettibili. Rispetto al fratello maggiore, la GPU meno potente rende questo smartphone meno propenso a soddisfare gli utenti che desiderano giocare in mobilità con titoli particolarmente esigenti in fatto di risorse hardware, fermo restando un’esperienza videoludica soddisfacente. Dal punto di vista multimediale, avere uno schermo da 5,5” con risoluzione “solo” HD (1.280×720 pixel) e un audio mono, non soddisfa per niente l’utente finale.
Autonomia e fotocamera
Lo smartphone Ascend G7 si rifà per quanto riguarda l’autonomia complessiva. Infatti, la tecnologia proprietaria di risparmio energetico (Super Power Saving Mode), insieme all’ampia batteria ai polimeri di litio da 3.000 mAh, assicurano una riserva di carica più che abbondante per chiudere una giornata di utilizzo particolarmente intenso.
Un altro punto di forza è il comparto fotografico, con un sensore Sony BSI da 13 megapixel per la fotocamera posteriore, dotata di autofocus e flash LED, oltre a essere capace di registrare video Full HD. La sorpresa arriva però dalla fotocamera anteriore, da 5 megapixel con lenti asferiche e capacità di ripresa video HD, ma soprattutto con la funzione esclusiva per selfie panoramici che Huawei ha chiamato Groufie (group selfie), ben implementata a livello software: reattiva e precisa, con gradevoli funzioni di editing in post produzione. Non manca la funzione Ultra SnapShot che permette di catturare rapidamente le immagini attivando la fotocamera in soli 1,4” con un semplice doppio click sul tasto del volume basso.
Conclusioni
Ascend G7, disponibile in Italia da fine ottobre in doppia colorazione Moonlight Silver e Space Gray, è una solida proposta di Huawei nella fascia media del mercato, che dimostra come il produttore cinese voglia crescere rapidamente, sia per puri numeri di vendita sia per qualità dell’offerta.
Il prezzo di lancio è particolarmente appetibile per un terminale che soddisfa nell’utilizzo quotidiano, per l’interfaccia utente intuitiva e per la buona presa in mano, oltre a offrire una connettività 4G di ultima generazione e un’autonomia eccellente per la categoria.
Le performance complessive sono buone, a parte un comparto grafico non all’altezza delle attese dei videogiocatori più smaliziati, e con limitazioni anche in ambito multimediale a causa dell’audio mono.