Dopo aver subito le conseguenze del ban imposto dall’amministrazione Trump, tra cui la perdita della licenza Android e la sospensione dei contratti con alcuni chipmaker, Huawei ha deciso di presentare una mozione per ottenere il giudizio abbreviato in relazione alla causa intentata all’inizio di marzo contro il governo degli Stati Uniti.
Il produttore cinese aveva depositato una causa per chiedere un giudizio di incostituzionalità di alcune parti del National Defense Authorization Act (NDAA) 2019, in base al quale Huawei non può vendere hardware e servizi alle agenzie governative statunitensi, mentre aziende di terze parti non possono sottoscrivere contratti con Huawei. Durante la conferenza stampa organizzata a Shenzhen, il Chief Legal Officer Song Liuping ha dichiarato che il blocco imposto dagli Stati Uniti non renderà le reti più sicure, ma rischia di distrarre l’attenzione dalle reali minacce.
Il governo degli Stati Uniti non ha fornito nessuna prova per dimostrare che Huawei sia un pericolo per la sicurezza. Non ci sono pistole, né fumo. Solo speculazioni.
La legge approvata dal governo statunitense non permette a Huawei di difendersi e presentare una controprova. In pratica il produttore cinese è stato giudicato colpevole dai politici, non dai giudici, e ciò è proibito dalla Costituzione. La mozione, che verrà esaminata il 19 settembre, mira ad accelerare il processo, dichiarare incostituzionali le restrizioni imposte e correggere alcune parti del NDAA 2019.
Il ban non rappresenta solo un danno per Huawei, ma anche per gli operatori telefonici e i cittadini. In molte aree rurali degli Stati Uniti non esistono reti a banda larga, per cui il produttore cinese vuole garantire a tutti connessioni veloci tramite le sue tecnologie. Oltre ad essere un pericoloso precedente, l’inserimento di Huawei nella Entity List avrà conseguenze negative per più di 12.000 aziende statunitensi con la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Crediamo che i politici statunitensi stiano usando la sicurezza informatica come una scusa per ottenere il sostegno pubblico per azioni che sono progettate per raggiungere altri obiettivi.
A giudicare dalle parole pronunciate dal Segretario di Stato Mike Pompeo non si prevede nessun possibile accordo per la soluzione della guerra commerciale tra i due paesi:
Huawei è uno strumento del governo cinese. Sono profondamente connessi. Le nostre aziende collaborano con il governo degli Stati Uniti e rispettano le nostre leggi. Ma nessun presidente dirige una compagnia privata americana. Questo è molto diverso in Cina. Semplicemente agiscono sotto un diverso insieme di regole.