Uno dei massimi dirigenti di Huawei è stato accusato di portare avanti una strategia per rubare segreti commerciali appartenenti ad un rivale della compagnia negli Stati Uniti, Cnex. Non è chiaro se il dipendente sia effettivamente entrato in possesso delle proprietà intellettuali ma sta di fatto che la vicenda getta ulteriore fuoco su tensioni crescenti tra Cina e Usa.
Nella denuncia depositata negli States, Cnex sostiene che il vicepresidente di Huawei, Eric Xu, ha passato anni a cercare di rubare i segreti di archiviazione dei dati. Cnex non specifica esattamente quante informazioni potrebbero essere state sottratte, ma è certo che il lavoro di Xu facesse parte di una cospirazione più ampia, per ottenere segreti commerciali dall’azienda. Come risposta, anche Huawei sostiene che Cnex sia colpevole di aver commesso furti di segreti commerciali. Insomma, entrambe le aziende si accusano e negano rispettivamente le prese di posizione. Intanto pare che Cnex sia pronta ad andare in tribunale il 3 giugno.
Di certo, questa è solo l’ultima di una lunga serie di controversie legali che Huawei sta affrontando. Il Global CFO Meng Wanzhou è attualmente in attesa di estradizione a Vancouver a causa di accuse di frode. Nel frattempo, Huawei è al lavoro per capire come uscire indenne dalla black list degli Stati Uniti che di fatto sta limitando di molto il business della compagnia, non tanto in quanto a vendita di prodotti già immessi sul mercato ma anche realizzazione dei prossimi, a seguito delle prese di posizione di alcuni partner, come ARM, che qualora dovesse bloccare la fornitura metterebbe a serio rischio la costruzione di nuovi Kirin, processori casalinghi che poggiano proprio sulla configurazione successiva alla big-Little di ARM.