Il Kirin 970 è stato annunciato da Huawei all’IFA 2017 e utilizzato per la prima volta nel Mate 10. Particolarità del processore, integrato anche nei recenti P20 e P20 Pro, è la NPU (Neural Processing Unit) che elabora gli algoritmi di intelligenza artificiale. Il produttore ha ora rilasciato HiAI Engine per consentire agli sviluppatori di sfruttare la sua piattaforma IA.
Attualmente la NPU viene oggi utilizzata per il riconoscimento degli oggetti e della scena in tempo reale attraverso l’app Fotocamera, oltre che per la traduzione offline con Microsoft Translator. Queste sono tuttavia solo una parte delle capacità offerte dalla piattaforma IA di Huawei. HiAI Engine permette agli sviluppatori di aggiungere funzionalità IA alle loro app, grazie ai tool messi a disposizione dal produttore cinese, ovvero HiAI Foundation DDK (Driver Development Kit), HiAI SDK (Software Development Kit) e IDE (Integrated Development Environment).
HiAI Engine è costituito da tre “motori” principali: Computer Vision Engine, Automatic Speech Recognition Engine e Natural Language Understanding Engine. Il Computer Vision Engine, sfruttato dai recenti smartphone Huawei, simula in pratica gli occhi umani. È in grado di riconoscere la scena inquadrata, le caratteristiche del volto, i documenti, le immagini, gli oggetti e i codici QR.
Automatic Speech Recognition Engine, disponibile solo in Cina, riconosce la voce, la converte in testo ed effettua l’operazione text-to-speech. Natural Language Understanding Engine, disponibile solo in Cina, comprende la voce umana e consente di intrattenere una conversazione in linguaggio naturale. Viene sfruttato da HiAssistant, un assistente personale simile a quelli di Amazon, Apple e Google.