Huawei sta prendendo alcune misure protettive per cautelarsi nel mercato hi-tech, qualora i big del settore, incalzati dagli Stati Uniti, fossero costretti a non proseguire il business con la cinese. Ecco allora il lancio della serie di laptop MateBook con a bordo Linux, invece di Windows 10.
L’arrivo dei MateBook negli Usa è stato annullato in seguito alla decisione di aggiungere Huawei alla black list del Dipartimento del Commercio. Nonostante una deroga di altri 90 giorni, entro i quali Washington dovrà decidere che misure prendere nei confronti della multinazionale, la società ha sfornato alcuni dei migliori laptop degli ultimi anni, compreso il MateBook 13, che potrebbe arrivare ovunque con a bordo Linux, dopo la recente comparsa nei negozi cinesi.
Quella orientale è una versione chiamata Deepin, fisicamente identica ai fratelli con tasto Windows, ora contrassegnato come “Start”, e un prezzo leggermente inferiore rispetto all’edizione classica. La mossa di Huawei potrebbe essere parte di una strategia esistente, di un più ampio progetto per abbandonare del tutto sistemi operativo stock, in favore di software proprietari o privi di licenza.
Difficile dire quanto l’esperimento possa essere replicato fuori dai confini cinesi, visto che Deppin è un’iniziativa nata e sviluppata in Cina, che ha dunque il benestare del governo. Quanto stati e regolatori esteri accetterebbero un prodotto del genere, privo di quei controlli a cui, per un motivo o l’altro, vengono sottoposti i dispostivi con Android e Windows (anche per via delle responsabilità di terze parti)?
Se dovessero andranno bene, forse vedremo un’edizione Ubuntu o Mint dei Matebook anche altrove, mai dire mai. Ad ogni modo, la notizia arriva mentre il mondo attende di scoprire se Huawei sarà in grado di lanciare il suo prossimo telefono di punta, la serie Mate 30 , con una versione Google completa di Android, con il beneficio del Play Store e la gamma principale di app.