L’attuale licenza temporanea non è ancora scaduta, ma il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha prorogato la scadenza al 15 maggio 2020. Le aziende statunitensi possono quindi continuare i loro scambi commerciali con Huawei per altri 45 giorni. Il governo USA vuole però trovare una soluzione permanente e pertanto ha chiesto una valutazione pubblica entro il prossimo 25 marzo.
Lo scontro tra l’amministrazione Trump e l’azienda di Shenzhen è iniziato a maggio 2019, quando il Dipartimento del Commercio ha inserito Huawei (e le sue sussidiarie) nella famigerata lista nera, denominata Entity List. Secondo il governo statunitense, Huawei rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale, in quanto avrebbe nascosto backdoor nelle apparecchiature di rete a scopo di spionaggio. Inoltre avrebbe violato le sanzioni imposte all’Iran, esportando beni, tecnologie e servizi.
L’iniziale licenza temporanea e le successive tre proroghe sono state concesse per consentire agli operatori telefonici di trovare un fornitore alternativo di apparecchiature, tecnologie e software. Lo scopo è quello di garantire la continuità del servizio soprattutto agli operatori delle aree rurali. Non si tratta quindi di un “regalo” fatto dagli Stati Uniti a Huawei, ma il produttore cinese può sfruttare la licenza per distribuire aggiornamenti software ai dispositivi mobile già in commercio.
Sui nuovi smartphone non è possibile installare i Google Play Services, per cui è presente l’alternativa HMS (Huawei Mobile Services). Lo stesso accadrà per la serie P40.
Il Dipartimento del Commercio cerca ora una soluzione permanente, verificando se ci sono le condizioni per interrompere definitivamente lo scambio commerciale con Huawei oppure continuare a rilasciare proroghe per la licenza temporanea.