Huawei ha recentemente presentato i nuovi Mate 10 e Mate 10 Pro. Quest’ultimo, disponibile anche in Italia, è stato smontato dagli esperti di iFixit per valutare la sua riparabilità. Purtroppo il nuovo design e alcune scelte progettuali rendono il compito quasi impossibile.
Il precedente Huawei Mate 9 aveva un telaio unibody in alluminio. Il Mate 10 Pro ha invece un telaio in alluminio (frame) e vetro (cover), una combinazione di materiali che dona un aspetto più gradevole, ma un incubo per gli utenti che volessero sostituire alcuni componenti danneggiati. Secondo gli esperti di iFixit, lo smartphone offre tutti gli svantaggi del “sandwich” vetro-alluminio-vetro e nessun vantaggio. Nonostante il vetro posteriore è assente la ricarica wireless (la tecnologia SuperCharge ha prestazioni inferiori rispetto alla concorrenza).
Dopo aver rimosso la cover posteriore si nota subito un grande cavo flessibile che termina con la porta USB Type-C. La batteria da 4.000 mAh è ovviamente incollata al telaio. I componenti accessibili dall’esterno, come altoparlante e SIM card tray, hanno una guarnizione in gomma per evitare l’ingresso dell’acqua. Il Mate 10 Pro è infatti certificato IP67. La difficoltà maggiore si incontra per rimuovere la fotocamera frontale, in quanto è necessario prima scollare il pannello frontale (vetro e display), un’operazione piuttosto “pericolosa”.
Al termine del teardown, iFixit ha assegnato al Mate 10 Pro un punteggio di 4/10. La sua eventuale riparazione è abbastanza difficile. La probabilità di causare danni irreparabile è molto elevata.