Il Mate 20 Pro di Huawei è uno dei migliori smartphone sul mercato, come testimoniano le numerose recensioni positive. Gli esperti di iFixit hanno effettuato il tradizionale teardown per verificare la possibilità di sostituire eventuali componenti danneggiati. L’operazione ha permesso di scoprire alcuni segreti nascosti sotto la cover posteriore in vetro e lo schermo OLED da 6,39 pollici.
Come tutti i recenti smartphone anche il Mate 20 Pro ha una struttura a sandwich, ovvero un frame in alluminio sul quale sono incollate due parti (frontale e posteriore) in vetro, quindi l’apertura richiede gli strumenti adatti e la necessaria dimestichezza. Dopo aver rimosso la cover è possibile vedere la bobina per la ricarica wireless della batteria. Quella del Mate 20 Pro è bi-direzionale (trasmissione e ricezione), in quanto permette di caricare altri smartphone. Il modulo fotografico Matrix Camera System e la scheda madre occupano meno di un terzo dello spazio. La rimanente superficie è occupata dalla batteria da 4.200 mAh.
Il notch nella parte superiore dello schermo nasconde la fotocamera frontale da 24 megapixel e i sensori del 3D Depth Sensing System (riconoscimento facciale 3D): fotocamera IR, flood illuminator, dot projector e prossimità. Lo slot ibrido, accanto alla porta USB Type-C, è più piccolo rispetto allo standard, in quanto Huawei ha sostituito le tradizionali microSD con le NM card.
Dietro il pannello OLED è invece presente il lettore di impronte digitali realizzato da Goodix. Anche se viene indicato come “in-display”, il sensore biometrico di tipo ottico è in realtà “under-display”. L’impronta viene illuminata dallo schermo e confrontata con quella memorizzata. Il funzionamento non è tuttavia perfetto, poiché il riconoscimento non è immediato, come rilevato durante i test per la recensione.
Al termine del teardown, iFixit ha assegnato al Mate 20 Pro un punteggio di 4/10. L’eventuale sostituzione dei componenti interni è quasi impossibile senza causare danni irreparabili.