Huawei ha annunciato a fine marzo i nuovi top di gamma P30 e P30 Pro. Durante la presentazione sono state illustrate le caratteristiche delle fotocamere posteriori, evidenziando la qualità superiore rispetto a quella di smartphone concorrenti. Il produttore cinese non ha tuttavia aggiunto due funzionalità presenti su altri dispositivi. Il CEO Richard Yu ha spiegato i motivi di questa scelta durante un’intervista.
Il P30 possiede tre fotocamere posteriori con sensori da 40, 16 e 8 megapixel, abbinati ad obiettivi standard, grandangolare e tele con zoom ottico 3x. Per il P30 Pro sono stati scelti invece sensori da 40, 20 e 8 megapixel, abbinati ad obiettivi standard, grandangolare e tele con zoom ottico 5x. È presente inoltre una fotocamera con sensore ToF (Time-of-Flight) che rileva al profondità. Entrambi possono registrare video 4K con stabilizzazione elettronica IA, ma solo a 30 fps. Non è possibile registrare video 4K a 60 fps, probabilmente perché non supportati dal processore d’immagine (ISP) integrato nel Kirin 980.
In ogni caso, Richard Yu ha spiegato che la qualità dei video a risoluzione 4K si nota solo su schermi di grandi dimensioni. Inoltre i video occupano troppo spazio sullo smartphone. Per questi motivi il CEO consiglia di registrare a risoluzione full HD. Entrambi gli smartphone hanno una fotocamera frontale con sensore da 32 megapixel, ma non è presente l’autofocus. Yu ritiene inutile questa funzionalità, in quanto i selfie vengono scattati da una distanza fissa quando l’utente allunga il braccio.
L’aggiunta dell’autofocus avrebbe inoltre richiesto un notch di maggiori dimensioni, compromettendo l’estetica dello smartphone. Huawei ha preferito utilizzare un sensore che permette di ottenere scatti nitidi in qualsiasi condizione di illuminazione. I confronti con i diretti concorrenti, effettuati durante le presentazioni ufficiali, servono proprio per mostrare le caratteristiche delle fotocamere, di cui gli utenti non sono a conoscenza.
Il CEO ha parlato anche del Mate X e delle reti 5G. Lo smartphone pieghevole è solo il primo della serie. Entro i prossimi due anni verranno realizzati modelli più piccoli e più economici. Yu ritiene che il 50% degli smartphone Huawei saranno pieghevoli. Il Mate X è anche il primo smartphone 5G dell’azienda cinese, ma entro il mese di giugno arriverà sul mercato anche la variante 5G del Mate 20 X. Entrambi potrebbero essere distribuiti in Europa nel corso dell’autunno.