Sappiamo che la Russia ha invaso l’Ucraina con un’operazione militare speciale (così definita da Putin) lo scorso 24 febbraio 2022. Da quando è iniziata la guerra, i paesi dell’Unione Europea e l’America (unite ad altre località come l’Australia, il Giappone, il Canada e via dicendo), hanno imposto delle sanzioni commerciali nei confronti del territorio russo per minare così l’economia del paese. Inoltre è emerso che Huawei ha subito preso parte attiva supportando il suo vicino settentrionale.
Adesso, la Russia sta subendo restrizioni sempre più dure e severe dalla comunità internazionale, qunidi c’è il rischio di fallire per il colosso tecnologico cinese, proprio per via dei ban occidentali.
Huawei può fallire per via delle sanzioni contro la Russia?
Il Financial Times, citando esperti del settore, afferma che se le compagnie come Nokia ed Ericsson taglieranno completamente i legami con la Russia, il paese avrà bisogno del sostegno della Cina per non fallire. Huawei e ZTE in questo caso, potrebbero svolgere un ruolo chiave per sostituire le infrastrutture di rete nel territorio.
Di fatto, grazie alle sanzioni occidentali, Huawei finora è riuscita a beneficiare del tutto. Stando a quanto riporta il giornale che cita MTS, sembra che le vendite di telefoni Huawei nelle prime due settimane di marzo siano cresciute del 300%. Mentre, al contrario, gli altri OEM cinesi hanno registrato un calo delle vendite spaventoso. Ecco perché l’azienda di Ren Zhengfei ha iniziato ad investire in nuove idee di business.
Tuttavia, qual è il rischio di tutto ciò?
Sono in molti a ritenere il seguente scenario come molto probabile: se aziende cinesi come Huawei e Xiaomi continueranno a vendere device elettronici nel paese, rischiano di perire in pochissimo tempo. Il motivo è semplice: la maggior parte di questi gadget sfrutta e adotta soluzioni americane; ecco perché, con le nuove sanzioni, le compagnie potrebbero ritrovarsi vincolate e con le mani legate, non potendo più usare i chip statunitensi per i loro dispositivi. Ad oggi, proprio per via dei ban a cui è stata sottoposta dal 2019, Huawei ha un margine di manovra più ampio, al contrario di ZTE che, ad oggi, è totalmente ferma e paralizzata nel territorio.