Hunch, il motore che conosce i tuoi gusti

Aiutare a prendere le giuste decisioni e fornire i migliori suggerimenti calibrati sui propri gusti. È questo l’ambizioso obiettivo di Hunch, il nuovo motore di ricerca “decisionale” da poco lanciato online. Per offrire i risultati maggiormente pertinenti, il nuovo sistema per le ricerche in Rete sfrutta le informazioni fornite direttamente dagli utenti, affinando così progressivamente il proprio algoritmo.

Per calibrare le proprie risposte sulle esigenze di ogni suo singolo utente, Hunch pone una serie di domande sull’argomento ricercato attraverso le sue pagine, affinando così le risposte alle query ricevute. «Quando Hunch propone il risultato di una decisione, offre anche una spiegazione sul perché l’ha fatto. Se non sei d’accordo con alcuni dei suoi ragionamenti, li puoi correggere. Se pensi che Hunch non abbia fornito una risposta cruciale, ne puoi inviare una tu. E se pensi che Hunch abbia trascurato un risultato valido, lo puoi anche aggiungere tu. Hunch provvede a collezionare e organizzare tutti questi input allo scopo di diventare sempre più intelligente» si legge nella sezione FAQ dell’innovativo motore di ricerca.

Per fornire un risultato, il sistema procede per gradi offrendo a ogni utente una serie di semplici domande a risposta multipla cui rispondere. Se per esempio si inserisce la query «Dove potrei andare in vacanza?», il sistema pone la domanda «Quale di queste descrive al meglio l’ambiente che più ti piacerebbe?» corredata dalle risposte «Quanti più alberi possibile e mettici di mezzo qualche lago e fiume», «Sicuramente vicino all’oceano e una spiaggia», «Montuoso», «Mi piace l’acqua fresca», «Urbano». La selezione di una data risposta porta a una serie di domande successive che consentono di affinare progressivamente la propria ricerca fino a una risposta definitiva alla query inizialmente posta a Hunch.

Selezionando «Montuoso», per esempio, si ottiene un elenco delle principali aree geografiche del mondo tra le quali scegliere la propria destinazione; la selezione della voce «Europa» porta alla successiva domanda sul clima che si desidera trovare, che a sua volta conduce alla richiesta del periodo dell’anno in cui si desidera andare in vacanza. La funzione “Skip this question” consente di saltare le domande meno rilevanti, mentre la scorciatoia “Give me the Hunch” porta direttamente a una risposta, basata sul numero di domande consultate.

La schermata finale offre una serie di risultati organizzati in ordine decrescente a seconda della loro corrispondenza con le risposte fornite dall’utente al motore di ricerca. Il sistema prevede anche un modulo per fornire il proprio feedback sulla qualità dei risultati ottenuti, un particolare molto importante per consentire a Hunch di affinare ulteriormente i propri algoritmi.

Il nuovo motore di ricerca decisionale consente infine di creare e registrare un proprio profilo, utile per essere riconosciuti istantaneamente dal sistema e per ottenere con maggiore rapidità le risposte calibrate ai propri gusti. Ricerca dopo ricerca, Hunch affina infatti le conoscenze su ogni suo utente registrato, offrendo così un minor numero di domande cui rispondere per ottenere la pagina dei consigli e dei risultati. I dati forniti da tutti gli utenti vengono poi utilizzati in forma aggregata per creare statistiche sulle quali far lavorare l’algoritmo per rendere più rapido e pertinente il lavoro di ricerca dei dati online.

La caratteristica del sistema a quiz rende Hunch un motore di ricerca molto differente dalle tradizionali soluzioni per reperire le informazioni in Rete. La dicitura “motore di ricerca decisionale” ricorda da vicino il nuovo Bing di Microsoft, concepito con l’ambizioso obiettivo di fornire risposte dirette agli utenti nelle pagine dei risultati senza dover necessariamente visitare un sito web per ottenere la risposta desiderata. Bing richiede però query particolarmente precise e circostanziate per rivelarsi efficace, mentre invece Hunch basa il proprio funzionamento sulla costruzione di risposte precise a domande maggiormente generiche. Tale differenza potrebbe consentire al nuovo motore di ricerca di ritagliarsi un proprio spazio online, offrendo agli inserzionisti nuove strategie per l’advertising da sperimentare.