La conferma ci giunge direttamente da 3 Italia: i rumor sono confermati e d’ora in poi la navigazione sul web tramite il carrier potrebbe imporre piccole cifre agli utenti che consultano notizie online. Trattasi di una tariffa imposta ad ogni singolo utente, a prescindere dal contratto siglato con l’operatore, con un prezzo fisso di 9 centesimi per ogni pagina scaricata.
Il rumor si è diffuso nel weekend dopo che alcuni utenti sono imbattuti in una pagina che notifica la presenza di un paywall oltre il quale la navigazione sarebbe a pagamento. Addirittura, i primi utenti hanno visto addebitata anche la pagina della notifica del pagamento, il che ha immediatamente alzato un piccolo polverone sulla vicenda. Il gruppo 3 Italia nega categoricamente che l’accesso alla pagina di avviso possa essere a pagamento: l’errore iniziale è stato immediatamente risolto ed ai primi utenti sarà riconosciuta e restituita la cifra precedentemente decurtata.
Due le testate coinvolte ad oggi nel progetto: La Repubblica ed il Corriere della Sera (repubblica.it e corriere.it). Chi intende consultare le pagine dei due siti, insomma, dovrà d’ora in poi calcolare una tariffa aggiuntiva comprensiva del collegamento, del download e della consultazione delle pagine (il paywall è già attivo sul sito del Corriere mentre verrà attivato nel giro di breve sulle pagine di Repubblica). 3 Italia si assume l’onere della navigazione gratuita sulle pagine a pagamento e, per contro, l’utente si troverà sulla bolletta 9 centesimi per ogni pagina/news scaricata dai due siti.
Paywall di 3 Italia per Repubblica e Corriere della Sera
Ciò che da una normale postazione desktop è gratuito, quindi, da mobile diviene un prodotto a pagamento. È questa la via scelta da Repubblica (L’Espresso Editore) e Corriere della Sera (RCS) per cercare la monetizzazione dei propri contenuti in mobilità: a differenza del Web da scrivania, ove il concetto del tutto-gratis rimane difficile da debellare ed ogni forzatura rischierebbe di creare una catastrofe nei già difficili bilanci degli editori, il mobile è la strada regina su cui in molti hanno deciso di puntare per cambiare registro. In questa realtà si cerca pertanto la via alternativa e l’accordo con i carrier potrebbe essere una soluzione. La risposta, però, va lasciata agli utenti, ai quali toccherà scegliere ora se continuare nella navigazione oltre il paywall o se rimanere piuttosto in un’area franca per cercare informazioni su fonti alternative ai due editori “premium”.
Le trattative del carrier sono aperte anche con altri editori, il cui nome rimane però al momento sotto silenzio. La tariffazione fissa dei 9 centesimi a pagina (intesa non come schermata del telefonino, ma come pagina web caricata nella sua totalità e comprensiva di tutto lo scrolling necessario per leggere l’intero contenuto) non verrà al momento imposta a quanti navigano utilizzando il cellulare come un modem: per questi ultimi il costo è ad oggi limitato al traffico generato (il quale a sua volta potrebbe essere compreso in offerte “flat” comprensive di un quantitativo fisso di ore o di MB in download).
L’utente, che il gruppo 3 spiega di aver informato tramite apposita comunicazione via SMS, ha dunque ora di fronte una nuova scelta. Con 9 centesimi netti sarà possibile accedere alle pagine di Repubblica e Corriere della Sera (ed in futuro altri ancora) senza dover pagare al contempo alcuna tariffa per la connessione relativa. La condivisione dell’introito sarà in seguito regolata tra il carrier e gli editori, mentre all’utenza rimane una sola grande scelta da compiere: pagare o meno i nove centesimi, rinunciare o meno alle fonti che il carrier nasconde dietro il nuovo paywall.
La scelta di 3 è coraggiosa ed importante, poiché prende in mano la situazione ed offre agli editori una via facilitata dal traffico che il carrier mette a disposizione. Per gli editori è questa una opportunità nuova che va ad aggiungersi al novero delle proposte al vaglio per fuggire da una situazione in cui le soluzioni per monetizzare sono sempre più rare ed asfittiche. La rivoluzione mobile sta cercando un nuovo equilibrio: i carrier, in tal senso, potrebbero svolgere un ruolo cruciale. Tutto verte ora sul modo in cui questa modalità di tariffazione verrà accolta: la comodità del pagamento tramite accredito telefonico (non necessita autenticazioni, password o registrazioni), il prezzo fisso stabilito (di per sé vantaggioso in funzione del fatto che è comprensivo del traffico e della connessione) e la modalità del prezzo-per-pagina (che equivale per sommi capi ad una sorta di prezzo-per-news) sono i tre elementi che per primi l’utenza dovrà ponderare nel compiere le proprie scelte.