Non tutti avrebbero dato a Barack Obama il premio Ad-Age di marketer dell’anno 2008, fatto a cui è stato dedicato un nostro post. Alle spalle del neo-presidente troviamo posizionati colossi quali Apple, Zappos e Nike, per motivi diversi che è utile considerare brevemente.
Apple ha ottenuto voti per la sua capacità di innovare, di pari passo, design e tecnologia. Anche parole d’ordine dell’attuale campagna di lancio per i nuovi MacBook Pro, del resto, sono proprio “Nuovo design, nuove funzionalità, nuove tecnologie”.
Altro punto forte dell’azienda: sembra riuscire a posizionarsi al di là della vecchia dicotomia tra passion why e reason why, tra il colpire l’immaginazione dei potenziali clienti e il comunicare motivi razionalmente fondati per acquistare un prodotto.
Zappos, impresa nata nel 1999 dalla frustrazione di Nick Swinmurn, quando perse un pomeriggio senza trovare il paio di scarpe desiderato né in un mall di San Francisco né in Internet, ha ottenuto voti per la capacità di coordinare e integrare tre dimensioni del marketing online: un sito interattivo di facile esplorazione nonostante il database fornitissimo di prodotti, un servizio consumatori attento e un sistema di consegna centrato sulla rapidità. Combinando tali principi con la qualità dei prodotti offerti, l’obiettivo che Zappos sta perseguendo, al momento con ottimi risultati, è quello di diventare impresa leader nel commercio retail online.
Il caso Nike, infine, è tra i più noti. Apprezzata e votata è stata anzitutto la capacità di creare una community offrendo servizi integrabili alle passioni dei potenziali clienti (in questo caso, la passione sportiva). Se milioni di persone caricano su YouTube e Facebook video, album fotografici e diari personali, perché gli sportivi più o meno dilettanti non dovrebbero fare altrettanto con i propri risultati?
Il progetto Nike+ (vedi sito) parte da questa domanda e conferma l’idea che il successo di una community dipende dai servizi attorno ai quali è costruita, e da come questi servizi intercettano e trasformano esigenze effettive o implicite del potenziale target.
Stando al motto, infatti, prima ancora che agli altri utenti della rete sociale, Nike+ «ti connette alla tua esperienza»: ci riesce offrendo ai membri della comunità “tool” e grafica notevoli, all’altezza dei grandi quotidiani sportivi online, per rappresentare le proprie prestazioni (tempi, velocità, calorie bruciate, percorsi fatti, comparazioni tra prestazioni, e così via).