I cloni di Apple conquistano il Blu Ray

Dopo essere venuta alla ribalta con i suoi cloni dei computer Mac, ora Psystar introduce la possibilità di equipaggiare i suoi dispositivi con lettori ottici Blu Ray. I nuovi drive non sono però riconosciuti completamente da Leopard
I cloni di Apple conquistano il Blu Ray
Dopo essere venuta alla ribalta con i suoi cloni dei computer Mac, ora Psystar introduce la possibilità di equipaggiare i suoi dispositivi con lettori ottici Blu Ray. I nuovi drive non sono però riconosciuti completamente da Leopard

Il Blu Ray conquista Leopard, ma solamente nei Mac clonati. Nonostante la disputa legale ancora in corso con Apple, da risolvere con un accordo extragiudiziale entro i primi mesi del 2009, Psystar continua a vendere attraverso il suo sito Web i cloni di Cupertino dotati di sistema operativo Mac OsX. Per rendere più appetibili le sue offerte, nel corso degli ultimi mesi Psystar ha optato per sistemi maggiormente performanti con dotazioni hardware in grado di garantire una migliore risposta alle domande degli utenti.

Per cercare di differenziare i propri prodotti e fornire ai consumatori un’alternativa maggiormente allettante rispetto ad Apple, la società dei cloni ha deciso di inserire nei suoi moduli di vendita online una nuova opzione per equipaggiare il proprio computer con un masterizzatore di dischi Blu Ray. Una decisione che sembra anticipare ampiamente una delle prossime possibili mosse da parte della società di Cupertino nei confronti dei drive ottici per i suoi dispositivi, ma che paradossalmente aggiunge poco dal punto di vista della fruibilità dei computer Psystar dotati di sistema operativo Mac OsX.

Leopard, infatti, non supporta al momento la tecnologia Blu Ray e non può dunque essere utilizzato per visualizzare i contenuti multimediali dei dischi ad alta definizione. Tuttavia, utilizzando prodotti come Toast9, i drive introdotti da Psystar possono essere sfruttati per masterizzare i dati su Blu Ray. L’acquisto per il lettore ottico è opzionale e comporta una spesa aggiuntiva di circa 350 dollari da aggiungere ai 550 dollari necessari per l’acquisto di un modello Open equipaggiato con Mac OsX.

«Il Blu Ray ha già vinto la guerra dei formati. Non ci sono solo una piena funzionalità e un pieno supporto per il Blu Ray in altri sistemi operativi, ma ora è anche possibile affittare dischi Blu Ray praticamente da tutte le catene per l’affitto dei film. Il Blu Ray è divenuto una tecnologia pervasiva ed è ormai adottata ampiamente dai consumatori» ha dichiarato Rudy Pedraza, presidente di Psystar, contestando le posizioni al momento molto caute di Steve Jobs e Apple sull’introduzione dei nuovi lettori ottici nei Mac.

La decisione di Psystar di adottare il Blu Ray riapre, inevitabilmente, il tema legato all’alta definizione anche a Cupertino. Tuttavia, la società produttrice dei cloni della mela non apporta nuove soluzioni in grado di rendere il Blu Ray completamente fruibile sui suoi dispositivi. Inoltre, già da tempo alcuni drive ottici dotati di tecnologia “blu” possono essere montati sui Mac Pro, sortendo risultati del tutto simili a quelli ottenuti da Psystar, che ancora una volta si è dimostrata molto abile nel gestire l’effetto annuncio per far parlare di sé senza costose campagne di marketing.

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