I ricercatori dell’Imperial College di Londra sono riusciti a realizzare i componenti di base di un circuito digitale utilizzando un batterio con DNA modificato. Questa scoperta apre le porte ai cosiddetti computer biologici che in futuro potrebbero essere inseriti all’interno del corpo umano per monitorare lo stato di salute.
Il batterio protagonista della ricerca è il noto Escherichia coli, presente normalmente nell’intestino e oggetto, pochi giorni fa, di uno studio sulla scarsa igiene delle persone che utilizzano un cellulare. Gli scienziati londinesi hanno modificato il DNA del batterio riuscendo a realizzare una porta logica AND, che combinata con una porta NOT, ha permesso di ottenere una porta NAND.
Attualmente è possibile solo effettuare la commutazione tra gli stati ON e OFF, ma il team dell’università londinese spera presto di ottenere circuiti più complessi per eseguire le tipiche operazioni logiche alla base dell’informatica digitale.
I campi di applicazioni potrebbero essere molteplici: piccoli computer biologici che nuotano all’interno delle arterie per rilevare la formazione di placche e per somministrare i farmaci in modo rapido, sensori in grado di rilevare e distruggere le cellule tumorali all’interno corpo umano o sensori che controllano il livello dell’inquinamento, neutralizzando le sostanze tossiche come l’arsenico.
La sfida principale per i ricercatori è riuscire a collegare tra loro diverse porte logiche biologiche per ottenere circuiti complessi simili ai normali circuiti elettronici.