I documenti di Google Docs resi disponibili dai rispettivi proprietari a tutti gli utenti online saranno indicizzati dal motore di ricerca di Mountain View. L’importante innovazione sarà introdotta entro due settimane e consentirà agli utenti di rendere maggiormente reperibili i propri documenti di testo, le presentazioni e i fogli di calcolo. La nuova soluzione potrebbe inoltre consentire a Google di far conoscere meglio il proprio servizio Docs e di aumentare sensibilmente il numero di utenti.
La conferma sull’indicizzazione dei documenti creati attraverso Google Docs e resi di pubblico dominio è giunta direttamente da un responsabile dell’assistenza del servizio: «Entro due settimane daremo il via a un cambiamento per i documenti pubblicati. Tale cambiamento consentirà ai documenti pubblicati e collegati a un sito web liberamente accessibile di essere identificati e indicizzati, cosa che consentirà di fare apparire tali documenti nei risultati delle ricerche su Google.com e sugli altri motori di ricerca. Ciò si applicherà ai soli documenti resi esplicitamente pubblici attraverso le funzioni “Pubblica come una pagina web” e “Pubblica/embed” e linkati da una pagina web visibile al motore di ricerca».
Stando a quanto riportato nel messaggio del centro assistenza di Google Docs, per impedire l’indicizzazione di un determinato documento sarà sufficiente selezionare la voce “Altre azioni” e successivamente “Publish” dal pannello di controllo generale del servizio offerto da Mountain View. Selezionando il tasto “Interrompi pubblicazione” il documento collegato non sarà rilevato dal crawler di Google e non sarà dunque indicizzato dal motore di ricerca.
La novità destinata a diventare operativa entro i prossimi quindici giorni non ha raccolto pienamente i favori degli utenti. In molti reputano poco chiaro e trasparente il sistema per impedire a Google di indicizzare i propri documenti pubblicati. Attualmente, il sistema non consente di comprendere con chiarezza quali dei propri documenti resi pubblici siano stati linkati da un sito web indicizzato dal motore di ricerca di Mountain View. Tale condizione potrebbe portare all’indicizzazione di alcuni documenti, presentazioni o fogli di calcolo all’insaputa dei rispettivi proprietari. Secondo altri utenti, inoltre, utilizzare la funzione “Interrompi pubblicazione” per precludere l’accesso al crawler limiterebbe alcune funzionalità per condividere i documenti online evitandone però la loro comparsa nella pagina dei risultati del motore di ricerca.
Infine, l’attuale interfaccia di Google Docs non contiene indicazioni chiare per comprendere, dalla pagina di amministrazione dei documenti, quali contenuti siano pubblicati o meno. L’introduzione della nuova opzione per l’indicizzazione dovrebbe spingere gli sviluppatori di Mountain View a rendere più intuitiva e chiara l’interfaccia del servizio, specialmente sul fronte dei documenti pubblicati messi a disposizione di tutti gli utenti. Pubblicando i contenuti prodotti con Google Docs nelle proprie pagine dei risultati, il motore di ricerca potrebbe accrescere sensibilmente il numero di utenti del proprio servizio, un passaggio fondamentale per essere maggiormente competitivi nell’agguerrito comparto delle suite per la produttività online.