In seguito all’aggiornamento con iPhone OS 3.1, gli utenti Vodafone hanno ricevuto una sgradita sorpresa; non era affatto chiaro se il tethering fosse compreso nell’offerta o fosse necessario sottoscrivere ulteriori contratti. E ora arriva la doccia fredda ufficiale: per la navigazione da computer occorre sborsare e ancora sborsare.
I piani tariffari previsti dal gestore, aggiuntivi ai costi per la navigazione da iPhone, sono i seguenti:
- Internet Night: 15 ? al mese per navigare gratuitamente dalle 22.00 di sera alle 7.00 di mattina;
- Internet Small: 10 ? al mese per navigare 1 ora al giorno;
- Internet Large: 25 ? al mese per navigare 5 ore al giorno;
- Internet Day Senza Limiti: 5 ? al giorno per navigare tutto il giorno senza limiti.
E non è finita qui. Tutti questi piani valgono soltanto su territorio italiano, mentre, ad esempio, 3 Italia consente di continuare ad utilizzare i servizi in tutti i paesi del mondo in cui ha una presenza fisica, e senza costi aggiuntivi. Inoltre, le tariffe prevedono scatti anticipati di 15 minuti per sessione: ciò vuol dire che scaricare la posta elettronica con quattro connessioni separate in 10 minuti consumerete un credito di 1 ora. Infine, Vodafone si riserva di limitare la velocità di download durante lo scaricamento di file particolarmente pesanti.
Appurato che un gestore ha certamente pieno diritto di stilare qualunque tipo di offerta al pubblico e che in un libero mercato nessuno obbliga gli utenti a sottoscrivere i suoi piani, resta pur sempre il fatto che su quattro carrier presenti in Italia, non si può fare a meno di notare che l’unico ad introdurre vincoli di questo tipo sia stato Vodafone. E se consideriamo che iPhone è l’unico telefono su cui viene praticata la differenziazione del traffico prodotto (se da dispositivo, o da PC), a voler essere malfidati sembra quasi che l’intento sia quello di spremere questi utenti un po’ più degli altri.