I dati di 533 milioni di utenti di Facebook finiscono online

I dati sensibili di 533 milioni di utenti di Facebook, trafugati nel 2019, sono stati pubblicati online. Ecco cosa sappiamo.
I dati di 533 milioni di utenti di Facebook finiscono online
I dati sensibili di 533 milioni di utenti di Facebook, trafugati nel 2019, sono stati pubblicati online. Ecco cosa sappiamo.

I dati sensibili di ben 533 milioni di utenti di Facebook sono stati diffusi online alla portata di tutti, malintenzionati inclusi. Dati riservati come nome e cognome, data di nascita, ID di Facebook, numeri di telefono e molto altro, tutto quello che abbiamo detto a Facebook di noi come il genere, dove viviamo e dove lavoriamo.

A confermare questa colossale violazione della privacy legata ad un vecchio data breach di Facebook è stata la società di sicurezza Hudson Rock, che ha pubblicato un elenco del numero di utenti coinvolti per ciascun Paese. E c’è anche l’Italia, in modo massiccio: tra i 533 milioni di utenti ci sono ben 35 milioni di italiani, 32.3 milioni di cittadini degli Stati Uniti e 11,5 milioni di utenti dal Regno Unito.

https://twitter.com/UnderTheBreach/status/1349674272227266563

I dati non sono in vendita al miglior offerte, sono stati pubblicati direttamente online e sono disponibili a chiunque tramite un bot su Telegram e su un forum che non richiede altro che una semplice registrazione

A confermare la veridicità dei dati sono state fonti di Facebook, che a The Record hanno precisato che i dati risalgono ad un leak avvenuto due anni fa:

I dati sono vecchi e risalgono al 2019. Abbiamo trovato la falla e l’abbiamo corretta nell’agosto 2019.

Cosa possono fare gli utenti di Facebook?

I dati sensibili pubblicati online possono essere utilizzati da qualsiasi malintenzionato più o meno esperto per una serie di reati che vanno dal semplice spam via mail o via SMS a tentativi di estorsione, minacce e altre molestie.

Tra le informazioni diffuse, per fortuna, non ci sono le password degli account di Facebook degli utenti, ma soltanto le informazioni che quei 533 milioni di utenti hanno inserito nel proprio profilo, anche se quelle informazioni non erano pubbliche, come il numero di telefono.

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