La società DJI, nota per i suoi droni consumer della serie Phantom, ha annunciato l’inserimento degli avvisi degli incendi all’interno del software di geofencing dei suoi droni. In questo modo, i piloti di droni non potranno far volare i loro UAV all’interno di aree colpite da incendi ostacolando, anche involontariamente, gli sforzi del personale di soccorso. Questo particolare aggiornamento prende le informazioni direttamente da AirMap che a sua volta prende gli avvisi degli incendi dal “Department of the Interior” americano (una sorta di Dipartimento degli Interni americano).
AirMap è un app che dà i piloti dei droni accesso ad informazioni di navigazione. Gli avvisi degli incendi diramati dal “Department of the Interior” americano sono più aggiornati rispetti a quelli emanati dalla FAA (Federal Aviation Administration). Ecco perchè DJI ha scelto AirMap per fornire i dati sugli incendi al suo sistema di geofencing. Grazie a questa nuova funzinalità, i piloti di un drone DJI non potranno più interferire con le attività di soccorso come, purtroppo accadde in passato. DJI ha reso, dunque, ancora più sicuri i suoi UAV e soprattutto permette di evitare che i piloti meno esperti causino incidenti o disastri in zone critiche.
Ovviamente, come per le aree “No Fly Zone”, i soccorritori potranno configurare i loro droni DJI per poter volare nelle aree di soccorso. Infatti, il sistema di geofencing permette l’accesso a personale autorizzato, per abilitare singolarmente i droni a volare nelle zone proibite.
In questo caso è necessario un account DJI verificato con carte di credito/debito o numero di telefono.