Per una clausola protezionistica solo 20 film stranieri ogni anno possono andare nei cinema cinesi. Un modo che il grande paese ha per proteggere l’incasso domestico dai blockbuster statunitensi e le menti dei propri cittadini da influenze maligne. La Warner sembra però aver trovato una scappatoia.
Non è chiaro ancora da quando, ma presto la società di produzione e distribuzione comincerà a mandare i propri film in Cina in versione Video On Demand (sottotitolati o anche doppiati) quando non saranno nelle sale. La visione di video in rete è infatti molto sviluppata nel mercato cinese dove si stima che almeno 230 milioni di utenti si rivolgano alla rete per guardare film o serie. Tuttavia pochi dei molti siti che forniscono simili servizi mettono online materiale completo e ancora di meno hanno i diritti di ciò che si fa ad Hollywood.
La Warner dunque calerà i suoi assi più recenti. Per iniziare ci saranno titoli come “Io Sono Leggenda” o “Speed Racer”, roba mai arrivata ufficialmente nel mercato cinese ed esistente solo nel sottobosco pirata. Il duplice intento infatti è per Warner nel dare un colpo alla pirateria e per lo stato nel controllare di più ciò che viene visto.
Tecnicamente l’accordo prevede la collaborazione tra la società americana e Voole.com, il sito dal quale sarà possibile affittare i film Warner a prezzi che oscillano intorno al dollaro. Cifre decisamente molto più convenienti di quelle che toccano a chi in Occidente voglia o possa affittare un film.
Ovviamente il business inizia solamente dai film e prevede di allargarsi a dismisura qualora le cose funzionassero. La Warner è infatti un colosso in grado di portare in Cina anche show e serie televisive attraverso il medesimo servizio di noleggio.