Alcatel-Lucent, Ericsson, NEC, NextWave Wireless, Nokia, Nokia Siemens Networks e Sony Ericsson hanno annunciato una alleanza allo scopo di realizzare un framework in grado di fissare costi trasparenti e prevedibili per quanto riguarda la concessione dei diritti di proprietà intellettuale legati allo standard Term Evolution (LTE), il tutto nel tentativo di spingere e velocizzare l’adozione di tale tecnologia da parte dei diversi carrier mobile. Il framework si basa su quanto sancito dal principio FRAND (Fair, Reasonable and Non Discriminatory) relativo ai brevetti; secondo tale principio le compagnie concordano di non sfruttare in maniera abusiva i brevetti in loro possesso e di concederli in utilizzo ad un prezzo ragionevole.
«L’annuncio di oggi è un passo avanti verso un costo delle licenze più trasparente e prevedibile permettendo una adozione più veloce delle nuove tecnologie», ha dichiarato Ilkka Rahnasto, alla guida dell’intellectual property rights di Nokia. La tecnologia LTE promette di velocizzare notevolmente il download di materiale attraverso apparecchi mobile (fino a 100 Mbps), sia che si tratti di musica che di materiale video. Affinché la tecnologia possa espletare al meglio le sue potenzialità è però necessario che anche i network si adeguino. Verizon Wireless, il secondo più importante carrire mobile negli Stati Uniti, è già all’opera per realizzare un network LTE mentre l’operatore China Mobile inizierà il passaggio verso tale tecnologia entro fine 2008.
Al momento le compagnie che hanno aderito all’iniziativa manterranno il prezzo delle royalty necessarie alla produzione di telefoni cellulari e notebook con tecnologia LTE ad un valore inferiore del 10% al prezzo di vendita.