I Mondiali di Calcio sono iniziati da pochissimo e, come sempre, mezzo mondo ha iniziato i propri riti collettivi di sofferenza, speranza e dannazione di fronte allo schermo. Seguendo il trend degli ultimi anni, però, ben poche partite saranno disponibili nei nostri televisori, a meno di costosi “abbonamenti”.
La rete mette però in mano a tutti noi la possibilità di scavalcare questi oboli, anche se con soluzioni al limite della legalità. Ne avevamo già parlato, si tratta della possibilità guardare le partite in streaming. Certo, anche questa soluzione ha un prezzo: qualche secondo di ritardo nella trasmissione ed una qualità video raramente in HD. Però, chi vuole si può accontentare.
Uno dei problemi tecnici che si sviluppano volendo trasmettere in streaming un evento sportivo è che servirebbe una banda in upload notevole, dato l’altissimo numero di utenze. La soluzione più utilizzata è quella di affidarsi a tecnologie peer to peer.
Basta fare un salto su Rojadirecta.org e MyP2P.eu per accorgersi che i programmi streaming più utilizzati sono proprio SopCast, Stream Torrent, Veetle, TvAnts ed altri rigorosamente P2P.
Chiaramente tutto ciò, come accennato, non è esente da critiche morali e/o legali. Come sempre il P2P permette una libera fruizione, in assoluto “spregio” dei diritti di trasmissione pagati. Qualcuno dirà che in questo modo si uccide il calcio, così come si uccide la musica ed il cinema. Eppure, a dirla tutta, non sembra proprio un mondo in crisi.
Per concludere, tutto ciò dimostra come la contrapposizione fra streaming e P2P sia piuttosto miope. Le due realtà non solo possono coesistere, ma sembrano destinate ad avere in futuro sempre più luoghi di incontro e commistione.