I pannelli fotovoltaici potrebbero presto diventare molto più leggeri ed economici, oltre che flessibili: la dimostrazione giunge dai laboratori di Stanford, ove alcuni ricercatori hanno realizzato una serie di prototipi pienamente funzionanti di celle solari in grado di essere disposte su superfici non necessariamente rigide e piane, con vantaggi anche in termini di peso. Tale scoperta potrebbe quindi condurre la tecnologia fotovoltaica in una nuova direzione, permettendole di ampliare il proprio raggio d’azione.
Ad oggi, i pannelli solari richiedono supporti realizzati con specifici materiali, incrementando così i prezzi di installazione e riducendone le possibilità d’uso. La professoressa Xiaolin Zheng ed il suo team hanno tuttavia dimostrato la possibilità di poter realizzare sottili film di materiale fotovoltaico utilizzando come superficie di appoggio la carta oppure altri materiali leggeri, economici e flessibili. I ricercatori hanno quindi testato i primi prototipi, riscontrando risultati particolarmente positivi: i pannelli realizzati utilizzando tale procedura si sono infatti dimostrati piuttosto vantaggiosi, senza particolari perdite in termini di rendimento.
La Zheng ha quindi sottolineato come tale scoperta possa aprire una nuova era per il fotovoltaico: dalle automobili agli smartphone, passando per svariati altri prodotti bisognosi di una fonte energetica, tali pannelli potrebbero infatti divenire una soluzione alternativa particolarmente vantaggiosa, potendo di fatto ricaricare le batterie sfruttando la luce del sole. Il tutto arrecherebbe inoltre importanti benefici anche all’ambiente, riducendo il fabbisogno di energia elettrica prodotta nelle centrali o, nel caso delle auto, fornendo un’ulteriore spinta nella direzione dei veicoli elettrici.
L’idea di realizzare pannelli solari flessibili, in grado di adattarsi ad ogni superficie e di utilizzare materiali economici come substrato, non è del tutto nuova e già alcune aziende ne producono da diverso tempo. La tecnica studiata dai ricercatori di Stanford ha tuttavia il vantaggio di essere in grado di resistere a temperature sensibilmente maggiori rispetto a quelle dei pannelli attualmente in commercio, potendo sfruttare anche materiali fino ad ora ritenuti incompatibili.