Wayback Machine è una funzionalità nota ormai da tempo e fornita dal portale archive.org, il quale mette così a disposizione una vera e propria macchina del tempo con la quale compiere un salto all’indietro tra le pagine Web presenti online anche oltre dieci anni fa. La redazione di Mashable si è dunque divertita ad analizzare i principali portali del Web odierno, con risultati che possono lasciare senza parole chi non abbia mai visto le prime versioni di tali pagine.
Il viaggio nel tempo parte dunque da Google, immancabile filo conduttore tra il mondo online di ieri e di oggi, la cui prima edizione risulta essere non eccessivamente diversa da quella attualmente online, sebbene piuttosto scarna a livello grafico. Restando sempre dalle parti di Mountain View è possibile osservare un’interfaccia grafica di uno YouTube ancora agli albori e profondamente diverso dal portale leader nel settore della multimedialità online.
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Sempre in tema di dominatori, focalizzando l’attenzione sui social network, non può mancare Facebook: la prima versione del portale fondato da Mark Zuckerberg mette bene in luce l’iniziale obiettivo del progetto, circoscritto esclusivamente agli studenti di Harvard. Anche Twitter nei primi giorni di vita mostrava ai propri utenti una versione di sé sensibilmente diversa da quella oggi online, con un nome nel quale mancava la lettera “e”, aggiunta in seguito dai fondatori del progetto.
E cosa dire di Amazon, attuale numero uno nella vendita di oggetti online ma in passato progetto piuttosto ambizioso targato Jeff Bezos? La prima pagina dedicata ai libri del colosso dell’e-commerce rappresenta uno specchio fedele del Web di quei giorni, così come la prima homepage di Yahoo. Internet, del resto, ha compiuto passi in avanti piuttosto evidenti.