Una recente ricerca, basata sul listino prezzi dell’operatore statunitense Best Buy, ha messo in evidenza come gran parte dei modelli della linea MacBook si trovino ai primi posti della classifica dei laptop più costosi. Su circa 200 diversi computer portatili, quasi tutte le soluzioni Apple sono comprese fra le prime dieci posizioni della classifica. E non è tutto: il podio spetta proprio al più completo dei MacBook Pro, dal modico prezzo di 2.229 dollari.
Appresi questi dati, sembra lecito chiedersi se le soluzioni portatili di Cupertino non siano troppo costose rispetto alle proposte dei competitor: tra il notebook Windows più caro, l’Alienware M15X, e MacBook Pro 17 vi sono 300 dollari di differenza.
In genere, per i computer targati mela si giustifica l’alto prezzo per la cura in fase di progettazione, raramente eguagliata dalla concorrenza. Basti pensare, infatti, al design solido e ridotto che, tuttavia, conserva al proprio interno lo stato dell’arte in termini di miniaturizzazione. Inoltre, non va dimenticato il corredo software, partendo dal sistema operativo: le maggiori software house sono ancora ben lontane da raggiungere le funzionalità di Mac OS X.
Questi elementi sono, tuttavia, sufficienti per decretare i costi da capogiro imposti da Apple? Ad analizzare la condotta degli utenti, la risposta sembra essere affermativa: la vendita di notebook non è mai calata per Cupertino, nonostante la crisi economica e i pochi aggiornamenti, dato che la Mela sembra ultimamente impegnata a spingere sul mercato il proprio iPad e il proprio iPhone 4. Un trend positivo, perciò, che non fa altro che riconfermare la fiducia dei clienti nei confronti della società californiana, nonostante i prezzi esorbitanti.
E voi che ne pensate? A parità di hardware, meglio un MacBook Pro o un laptop classico?