Ieri sera abbiamo finalmente potuto conoscere iPhone 4, nonostante Gizmodo avesse fornito un’anteprima più che esaustiva del nuovo melafonino. Tra le varie novità, tra cui spiccano FaceTime, iMovie for iPhone e l’innovativo nuovo schermo “Retina Display“, ci di domanda quali siano le limitazioni e la reale portata del nuovo smartphone targato mela.
Harry McCracken, giornalista di PC World, ha partecipato al keynote e ha potuto testare il nuovo iPhone 4 nell’area demo. L’impressione è sicuramente buona, ma l’esperto avanza alcuni dubbi di cui, al momento, non esiste risposta. Le problematiche sollevate sono molteplici e alcune estranee al nostro mercato, come ad esempio la tariffazione AT&T, quindi si prenderanno in considerazione unicamente quelle di forte rilevanza.
Un primo dubbio su iPhone 4 riguarda la sua velocità. Il suo nuovo processore A4 lo rende sicuramente simile a iPad, ma Steve Jobs non ha fatto menzione di eventuali miglioramenti nell’elaborazione delle informazioni. Apple, infatti, è solita sottolineare in modo evidente i vari speed bump nei dispositivi, tuttavia in questo caso non vi è traccia di queste informazioni. McCracken, testando un iPhone 4, ha rivelato come il dispositivo sia si veloce, ma non più rapido dell’attuale iPhone 3GS.
Il secondo quesito riguarda lo schermo IPS del nuovo melafonino: il giornalista rivela come la sua risoluzione sia davvero incredibile, tale da garantire un rendering di testi e immagini mai visto prima. È lecito chiedersi, di conseguenza, se questa tecnologia a 326 dpi sbarcherà anche su iPad e, soprattutto, quando questo avverrà. Il tablet targato mela è un dispositivo fortemente improntato alla lettura di eBook, un display di questo tipo potrebbe davvero stabilirne la supremazia sugli altri eReader sul mercato.
Si prosegue, poi, con legittime domande su FaceTime Video Call. La videochiamata non è certo una novità, diverse aziende l’hanno proposta addirittura con un decennio d’anticipo rispetto ad Apple. Quello che però differenzia FaceTime è la qualità: a quanto pare, nessun altro sistema mobile attualmente esistente permette uno stream di immagini e audio così soddisfacente. Vi è da chiedersi, di conseguenza, se FaceTime ha davvero le carte in regola per divenire un nuovo standard per l’intero mercato, seguendo così il percorso di altre innovazioni Apple quali WebKit o l’uscita FireWire.
Critiche sensate anche al nuovo design: verrà accettato dagli utenti? Il giornalista di PC World sottolinea come il miglior design di iPhone fosse quello della prima versione, cui è seguito un peggioramento nelle versioni 3G e 3GS. Ora iPhone 4 ridefinisce nuovamente il concetto dell’estetica di Cupertino, con forme nette e poco arrotondate che, data la passione del pubblico per le precedenti versioni, potrebbe far storcere il naso ai più. Vi è da sottolineare, però, che i materiali scelti rendono iPhone 4 decisamente più resistente e solido rispetto ai propri fratelli maggiori, perciò un design meno apprezzato potrebbe essere controbilanciato da una maggiore durabilità del dispositivo.
La nuova strada segnata da iPhone 4 non può non sollevare interrogativi per il futuro di iPod Touch: i due dispositivi sono sempre stati complementari, tanto che iPod Touch viene considerato attualmente come “l’iPhone che non telefona“. Cupertino avvicinerà nuovamente i due modelli o proseguirà sulla strada della differenziazione?
Non è possibile, inoltre, non soffermarsi sull’introduzione di Bing fra i motori di ricerca del melafonino: esiste qualche accordo sconosciuto con Microsoft, nascosto dal mantenimento di Google come motore predefinito?
Infine, McCracken si domanda se il keynote di ieri sarà l’ultimo dove si assisterà alla presenza di blogger intenti in vari liveblog. Steve Jobs, infatti, non è stato affatto contento del crollo della rete WiFi del Moscone Center a causa di troppi computer connessi. Seguendo le consuetudini di Apple, non è da escludere il divieto ai dispositivi elettronici per i prossimi eventi targati mela.
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