Si chiama “I segreti della casta di Montecitorio” ed ha tutte le caratteristiche per diventare un blog esplosivo. Lo è, del resto, fin dalle prime ore: una sequela di approvazioni ha fatto seguito ai primi post di quello che è un sito (nato come semplice pagina Facebook) che promette di gettare nuovo ed ulteriore fango sulla “casta” della politica italiana.
L’autore del blog si cela dietro la firma di “spidertruman”, un precario licenziato dagli uffici di Montecitorio che ora si dice pronto a svelare un bel po’ di segreti provenienti dalle mura dell’ufficio che lo ha rifiutato e che quotidianamente ospita i Parlamentari, il loro seguito ed il corollario di servizi per le loro giornate nel “palazzo”. Sconti, vantaggi, trattamenti speciali, contratti che fanno riflettere: i numeri escono dal blog con una forza dirompente e, seppur in parte già sviscerati da indagini, libri e reportage precedenti, trovano sul blog ideale collocazione per ripresentarsi con un potenziale nuovo e deflagrante.
Licenziato dopo 15 anni di precariato in quel palazzo, ho deciso di svelare pian piano tutti i segreti della casta
L’autore spiega anzitutto perché si è trovato costretto ad abbandonare Facebook per cercare collocazione tra le pagine di Blogger: «ho già ricevuto una lettera da Facebook che mi intima a rimuovere i contenuti della pagina “I segreti della casta di Montecitorio”. Ora cerco di traslocare tutto qui su questo blog nel giro di pochi minuti, sperando che qui la censura non arrivi. Ci lavoro da subito, voi intanto aiutatemi a far circolare il blog!». Stando a quanto indicato, la forza del blog ha già portato i diretti interessati a reclamare un qualche abuso presso Facebook, il che ha consigliato la traslazione degli sforzi verso un nuovo servizio nella speranza che la “casta” possa trovare ostacoli sul proprio inseguimento.
A onor del vero non tutti credono appieno a spidertruman, ed è questa la seconda sfida che l’autore dovrà affrontare: non tutti credono alla censura di Facebook, non tutti credono alla bontà dei contenuti e non tutti soprattutto credono che l’attacco possa continuare. Ma la forza dei primi contenuti è del tutto evidente e la miriade di commenti ed affiliazioni raccolte ne è la dimostrazione prima.
“I segreti della casta di Montecitorio” punta il dito contro gli incredibili salari dei barbieri del palazzo; contesta le improbabili denunce di furto avvenute tra i corridoi delle Camere; segnala le condizioni di favore con cui i parlamentari possono accedere all’acquisto di automobili o possono concedere viaggi gratuiti a parenti ed amici. L’attacco passa inoltre per auto blu e scorte con immagini in allegato per rafforzare le argomentazioni pubblicate.
indovina-indovinello: i 9 barbieri che lavorano nella barberia di montecitorio, guadagnando 11.000 euro al mese sudati tagliando in media 2 o 3 cape gloriose al giorno, come mai parlano tutti lo stesso accento??? e come mai è lo stesso accento dell’allora presidente della camera che li assunse attraverso un bel concorso pubblico trasparente come i suoi capelli??? chi era costui?
Attendibile o meno? L’anonimo ex-precario di Montecitorio è sicuramente il personaggio del weekend, ma per il blog la settimana sarà lunga da affrontare e per garantire massima continuità al progetto un apposito account Twitter è già stato aperto per dar eventualmente seguito ai post nel caso in cui le chiusure debbano continuare: la “casta” difficilmente potrà accettare ulteriori contenuti di questo tenore senza una qualche reazione.