Le nanotecnologie rappresentano una delle principali speranze dei ricercatori che si occupano di migliorare l’efficienza dei dispositivi elettronici. La conferma giunge dalla Columbia University, ove un team di ricercatori è all’opera per realizzare piccoli componenti elettronici atti a ricevere ed inviare segnali wireless in grado di funzionare per un periodo indeterminato senza alcuna necessità di ricarica. Qualora il progetto dovesse fornire risultati positivi, potrebbe giungere sul mercato una vera e propria rivoluzione tecnologica.
La possibilità di avere componenti in grado di funzionare richiedendo un così basso consumo energetico, infatti, aprirebbe le porte ad un’elettronica del tutto nuova, con dispositivi capaci di incrementare sensibilmente la propria autonomia. Tra le idee in fase di sviluppo, poi, vi è anche l’integrazione di un sistema di ricarica basato sulla luce solare, rendendo così possibile un utilizzo illimitato di tali chip. Il tutto, quindi, grazie all’utilizzo delle nanotecnologie, le quali rappresentano ad oggi un terreno ancora ampiamente inesplorato ma potenzialmente in grado di fornire importantissimi spunti per il futuro.
«Stiamo sfruttando il fatto che più piccole sono le dimensioni, minore è il consumo energetico da parte dei componenti elettronici» ha dichiarato Peter Kinget, docente della Columbia University a capo del progetto. «La cattiva notizia, tuttavia, è che componenti così ridotti possono gestire segnali wireless di piccola entità, richiedendo importanti cambiamenti strutturali per poter inviare e trasmettere segnali con maggiore potenza». Tali componenti, inoltre, tollerano tensioni decisamente più basse di quelli attuali, motivo per cui risultano decisamente più fragili.
La possibilità di avere sensori di questo tipo, inoltre, potrebbe rivelarsi particolarmente utile non soltanto nel campo dell’elettronica di consumo, permettendo a smartphone e tablet di esser sempre più efficienti, ma anche nel settore dell’elettronica da indossare. Simili componenti elettronici potrebbero essere infatti integrati all’interno di alcuni capi di abbigliamento, ad esempio quelli dedicati all’attività sportiva, per monitorare costantemente alcuni parametri vitali dell’utente, oppure per fornire utili indicazioni in caso di emergenza.